Dàoshēng: differenze tra le versioni
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|Nome = Dàoshēng
|Cognome =
|PreData = 道生, [[Wade-Giles]]: Tao-sheng; [[Lingua giapponese|giapponese]]: Dōshō▼
▲|PreData = 道生, [[Wade-Giles]]: Tao-sheng; [[giapponese]]: Dōshō
|ForzaOrdinamento = Daosheng
|Sesso = M
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== La vita ==
Si conosce poco dei primi anni di vita di questo importante monaco cinese, le cronache monastiche ci dicono che studiò sotto [[Zhū Fǎtài]] (竺法汰,
Nel 397 si trasferì nel monastero di [[Dōnglín]] (東林, situato ai piedi del [[Monte Lu]]), fondato da un altro discepolo di [[Dào'ān]], [[Huìyuan]] (慧遠, 334-416), di cui divenne allievo. Il quel periodo risiedeva nel monastero di Dōnglín anche il monaco kashmiro [[Saṃghadeva]] (IV secolo), grande cultore e traduttore di testi della scuola [[Sarvāstivāda]], che furono studiati in modo approfondito da Dàoshēng.
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== La dottrina ==
Sono giunte fino a noi poche opere di Dàoshēng. Il suo pensiero ci è tuttavia noto grazie a opere di altri autori e questo ci consente di delineare il pensiero buddhista cinese del V
Secondo Dàoshēng l'universo è retto da un principio morale indivisibile (cin. 禮 ''lǐ
La via spirituale per Dàoshēng corrisponde alla scopertà di questa natura ovvero del vero Sé (cin. 眞我 ''zhēnwǒ'') e quindi dell'
Secondo una metafora cara a Dàoshēng
Nel suo commentario al [[Sutra del Loto]], il ''Miàofǎ Liánhuā Jīngshū'' (妙法蓮華經疏), Dàoshēng ammette diversi metodi opportuni (sans. ''[[upāya]]'', cin. 方便 ''fāngbiàn'') per insegnare il [[Dharma]] agli esseri senzienti a seconda delle loro capacità o delle loro attitudini, in questo senso egli classificò i vari sutra indiani tradotti in cinese.
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