Maride: differenze tra le versioni

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=== La morte in guerra ===
Allo scoppio della guerra di Troia, Maride partì alla volta della città insieme al fratello, arruolandosi nell'esercito di [[Sarpedonte (figlio di Laodamia)|Sarpedone]], un valoroso capitano della [[Licia (regione storica)|Licia]] alleatosi con i [[Troiani (popolo)|Troiani]]. Pur parlando bene dei due fratelliguerrieri, Omero non si sofferma sugli episodi delle loro gesta, ma li menziona esclusivamente al momento della loro morte.<br/>
Il primo ad essere trafitto dal nemico fu Atimnio che cadde sotto la lancia di [[Antiloco]], figlio di [[Nestore (mitologia)|Nestore]]. Acceso di ira alla vista del fratello morto, Maride si scagliò sul suo assassino, parandosi di fronte al cadavere, ma [[Trasimede]], valoroso guerriero acheo fratello di Antiloco, intervenne tempestivamente trapassando la spalla del nemico con la lancia maciullandone muscoli e ossa. Omero descrive in modo raccapricciante e allo stesso tempo in modo realistico l'episodio:
{{quote|Ma Trasimede simile ai numi<br/>lo prevenne di slancio, ferendolo - non errò il colpo -<br/> dritto alla spalla; la punta dell'asta in cima al braccio<br/>stracciò i muscoli, spezzò l'osso in profondo.|[[Omero]], ''[[Iliade]]'', libro XVI, versi 321-324. Traduzione di Rosa Calzecchi Onesti.|{{Polytonic|τοῦ δ' ἀντίθεος Θρασυμήδης<br/>ἔφθη ὀρεξάμενος πρὶν οὐτάσαι, οὐδ' ἀφάμαρτεν,<br/>ὦμον ἄφαρ· πρυμνὸν δὲ βραχίονα δουρὸς ἀκωκὴ<br/>δρύψ' ἀπὸ μυώνων, ἀπὸ δ' ὀστέον ἄχρις ἄραξε·}}|lingua= grc
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Il corpo di Maride cadde su quello del fratello, mentre la sua armatura rimbombò fragorosamente a contatto col suolo.
 
 
== Interpretazione dell'episodio ==