Climax (ecologia): differenze tra le versioni

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In ogni ambiente fisico compatibile con la vita, s'insedia sempre la comunità che è in grado di sfruttare meglio le condizioni ambientali. Negli ambienti di neoformazione s'instaura sempre una dinamica evolutiva, detta ''successione ecologica'' che porta nel tempo all'ottimizzazione dello sfruttamento delle risorse ambientali. Un esempio classico è rappresentato dall'evoluzione di un ecosistema che colonizza una roccia di neoformazione (ad esempio una colata lavica).
 
Finché le condizioni sono proibitive, l'ambiente permette l'insediamento di una comunità povera, composta da poche [[specie]] pioniere, con strategia di tipo ''r''. Una biocenosi di questo tipo è in grado di sfruttare al meglio condizioni favorevoli temporanee. La roccia madre è un ambiente fisico inospitale per le specie vegetali, tuttavia può permettere l'insediamento di una comunità di produttori poco esigenti ([[muschioBryophyta|muschi]] e [[lichene|licheni]]), in grado di sfruttare temporanee condizioni di umidità favorevoli e di adattarsi alle difficili condizioni della matrice litologica. La comunità dei consumatori è rappresentata per lo più da organismi inferiori come [[invertebrati]], in grado di sfruttare con il loro potere riproduttivo, temporanee situazioni favorevoli di disponibilità di materia organica, e da animali superiori dotati di una spiccata mobilità (es. [[Uccelli]]). In ogni modo, il surplus energetico che si crea è sfruttato solo finché gli altri fattori, limitanti, lo consentono.
 
L'insediamento di una comunità di organismi viventi in un ambiente di neoformazione avvia un processo d'interazione reciproca tra ambiente fisico e biocenosi che porta nel tempo ad una lenta e progressiva mutazione a carico di entrambi. Ad esempio, i licheni e i microrganismi sono in grado di estrarre i componenti minerali dalla matrice litologica, entrando a far parte attiva del processo di [[pedogenesi]] che porterà alla formazione di un [[suolo]]. Contemporaneamente gli organismi che s'insediano lasciano i loro detriti, alimentando i cicli di trasformazione che riguardano alcuni elementi chimici ([[azoto]], [[fosforo]], [[potassio]], ecc.). La disgregazione fisico-meccanica, la solubilizzazione chimica e biochimica degli elementi minerali, l'assorbimento biologico e la sedimentazione di detriti portano alla formazione di microambienti in grado di ospitare una cenosi più ricca e più esigente, composta da [[Erba (botanica)|piante erbacee]], per lo più a ciclo annuale, in seguito accompagnate da piante perenni e infine da piante legnose.