Padre Davide da Bergamo: differenze tra le versioni

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Padre Raffaelangelo, nel suo Elogio Funebre, sostiene che furono trovati più che 2400 "di così fatti pezzi di musica che molti organisti vorrebbero avere". Il Padre Superiore del Convento di S. Maria di Campagna nelle sue Memorie lasciò scritto: "Nell'archivio di P. Davide si trovarono meglio di duemila e seicento pezzi musicali: cinquecento dei quali di canto; ed un tal numero, tutto che sterminato, posso senza esagerazione affermare che non comprende la meta' delle composizioni, ch'egli ebbe scritta nella lunga e laboriosa sua vita". Si sa, infatti, che P. Davide rimaneva spesso insoddisfatto delle sue composizioni e che, dopo averle eseguite due o tre volte, le distruggeva.
 
[[Immagine:Organo_bossi-zaninOrgano_Serassi.jpg|thumb|300 px|left|L'Organo AdeodatoFratelli Bossi-UrbaniSerassi didella SanBasilica Colombano,di progettatoSanta daMaria Padredi DavideCampagna daa BergamoPiacenza, èdove traPadre iDavide maggiorifu dellatitolare Lombardiafino conalla isua suoi 107 registri e 4463 cannemorte.]]
 
La musica di P. Davide fu indubbiamente influenzata dal gesto operistico orchestrale dell'epoca in cui visse. Scriveva musica con impegno di campanelli, piccole campane, di trombe e di altri strumenti musicali, ma la fusione che aveva nel suo animo tale era da non irritare il buon orecchio, e di tali strumenti si serviva non per virtuosismi, ma per ottenere lo scopo di raggiungere i cuori. Per stare ad un giudizio moderno "nella sua struttura rimane saldamente collegata con i più vitali principi della tradizione lombarda dell'epoca d'oro. Questo spiega perché, nella migliore produzione, la musica di P. Davide e dei suoi contemporanei, decisamente inopportuna per una destinazione liturgico, riveli pero' una sostanziale sanità ed un vigore che sono ignoti alla produzione posteriore, legata ai decadenti indirizzi dell'organo tardoromantico e ceciliano". Perciò P. Davide "fu certamente la figura più nota di quel particolare periodo della musica sacra ed organistica italiana, tra la prima e la seconda metà del secolo XIX che venne influenzata dal gusto operistico-orchestrale dell'epoca".