Zaynab bint 'Alī: differenze tra le versioni

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Secondo una tradizione, sempre di provenienza sciita, il fratello [[al-Husayn ibn Ali|al-Ḥusayn ibn ʿAlī]] avrebbe seguito il suo consiglio di non riconoscere come legittimo califfo il figlio di Muʿāwiya.
 
Nel massacro che seguì a [[Kerbela|Karbalāʾ]] il 10 muḥarram dell'anno 61 dell'[[calendario islamico|Egira]] (10 ottobre 680 d. C.), tra i 72 trucidati figuravano 18 familiari di al-Ḥusayn, fra cui ʿAwn e Muḥammad, figli di Zaynab e ʿAbd Allāh. Zaynab all'epoca aveva 54 anni.
[[File:PICT0332.JPG|thumb|right|400px|Mausoleo di Sayyida Zaynab a Damasco]]
Zaynab, come le altre donne, fu fatta prigioniera e tradotta con vari fanciulli in modo umiliante a Kūfa, incatenata e senza il velo che, per pudore, le donne usavano portare alla maniera [[Bizantini|bizantina]], con le teste dei caduti (fra cui quella del fratello) infilzate sulla punta delle lance dei soldati omayyadi.