Sargon II: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
FrescoBot (discussione | contributi)
m Bot: Standardizzazione stile delle date
Crisarco (discussione | contributi)
Nessun oggetto della modifica
Riga 32:
 
Dopo aver raggiunto il lago Urmia, Sargon II ed il suo esercito si diressero verso est ed entrarono a Zikirtu ed Andia sul fianco del [[Caucaso]] rivolto verso il [[Mar Caspio]]. Quando al re giunse voce che l'esercito di [[Rusas I di Urartu]] era in avvicinamento, Sargon tornò indietro sul lago Urmia con una marcia a tapper forzate e sconfisse l'esercito nemico nella valle di Uaush. La battaglia viene descritta come una autentica carneficina, e lo stesso re Rusas I dovette fuggire a cavallo di una puledra.
Sargon saccheggiò allora le fertili pianure sulle sponde sud e ovest del lago Urmia, devastandone i ricchi frutteti e bruciando i raccolti. Nella residenza reale di Ulhu, le cantine piene di pregiato vino vennero completamente depredate, poi l'esercito assiro si rivolse verso Sangibuti e marciè a nord del [[lago di Van]] senza incontrare resistenza, poiché la popolazione locale si era rifugiata sulle montagne. Sargon nelle sue iscrizioni si vanta di avere distrutto 430 villaggi.
 
Dopo aver raggiunto il lago di Van, Sargon lasciò il regno di Urartu e incontrò una delegazione del popolo [[Nairi]] che gli offrì il suo tributo. Mentre gran parte dell'esercito fece ritorno in Assiria, Sargon guidò il resto nel saccheggio del tempio urartiano di del dio [[Haldi]] e della sua sposa Bagbartu a [[Musasir]], ora [[Ardini]]. Secondo le cronache di Sargon il bottino fu davvero impressionante, più di una tonnellata d'oro e cinque tonnellate d'argento caddero nelle mani di Sargon II.
Un bassorilievo ritrovato nel palazzo di Dur-Sharrukin raffigura scene del saccheggio di Musasir, ma esso non è andato perso nelle acque del [[fiume Tigri]] nel [[1846]] durante il suo trasporto organizzato da [[Paul-Émile Botta]] mentre trasportava i suoi ritrovamenti a [[Parigi]].