Diritto di citazione: differenze tra le versioni

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Il '''diritto di citazione''' (o '''diritto di corta citazione''') è un diritto dell'individuo che si contrappone al [[diritto d'autore|diritto dell'autore]]. Infatti, sebbene ne detenga i diritti morali inalienabili, in un certo numero di circostanze un autore non può opporsi alla pubblicazione di un estratto della propria opera, proprio per non ledere l'altrui diritto di citarla.
 
Il diritto di citazione assume connotazioni diverse a seconda delle legislazioni nazionali.
 
==La Convenzione di Berna==
L'articolo 10 della [[Convenzione di Berna per la protezione delle opere letterarie e artistiche|Convenzione di Berna]], ratificata o presa ad esempio dalla [[Lista dei paesi che aderiscono ai trattati internazionali sul copyright|maggioranza degli ordinamenti internazionali]], prevede il diritto di citazione con le seguenti regole:
 
''Articolo 10''
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== Le singole discipline ==
=== [[Stati Uniti]] ===
Negli Stati Uniti è il titolo 17 dell'United States Code che regola la proprietà intellettuale.

Il ''[[fair use]]'' (che è un, istituto di più largo campo applicativo), coprenorma approssimativamentegeneralmente anche ilciò dirittoche dinei citazione dei Paesipaesi continentali europei è chiamato diritto di citazione.
 
=== [[Italia]] ===
L'[http://www.interlex.it/testi/l41_633.htm#70 art. 70, Legge 22 aprile 1941 n. 633] (recante norme sulla ''Protezione del diritto d'autore e di altri diritti connessi al suo esercizio'') dispone che «il riassunto, la citazione o la riproduzione di brani o di parti d'opera, per scopi di critica, di discussione ed anche di insegnamento, sono liberi nei limiti giustificati da tali finalità e purché non costituiscono concorrenza all'utilizzazione economica dell'opera».
 
Con il decreto legislativo n. 68 del 9 aprile 2003 è stata introdotta l'espressione di comunicazione al pubblico, per cui il diritto è esercitabile su ogni mezzo di comunicazione di massa, incluso il [[web]].
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Con la nuova formulazione c'è una più netta distinzione tra le ipotesi in cui “il riassunto, la citazione o la riproduzione di brani o di parti di opera" viene effettuata per uso di critica o di discussione” e quando avviene per finalità didattiche o scientifiche: ''se effettuati a fini di insegnamento o di ricerca scientifica l'utilizzo deve inoltre avvenire per finalità illustrative e per fini non commerciali.''
 
La tendenza giurisprundenziale in Italia è sempre stata di restringere la portata, ovvero la libertà, dell'art. 70 <ref>Cassazione Sez. 1, [http://www.civile.it/internet/visual.php?num=45918 Sentenza n. 2089], 07 marzo 1997</ref> a casi del tutto marginali, dando ad essa una valenza ben diversa del ''[[fair use]]'' statunitense.
 
Un'inversioneUna sidiversa èinterpretazione, però, si verificata con la replica governativa ad una un'[[interrogazione parlamentare]] nella quale il senatore [[Mauro Bulgarelli]], in merito alla pretesa della [[Siae]] di richiedere compensi per diritto d'autore anche per le attività didattiche, chiedeva al Governo di valutare l'opportunità di estendere anche in Italia il concetto del ''[[fair use]]''. Il governo ha risposto<ref>Camera, [http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_15/ShowXml2Html.Asp?IdAtto=8215&Stile=5 Replica governativa all'interrogazione parlamentare a risposta scritta n. 4-01271 del 7 febbraio 2007].</ref> che non è necessarianecessario unaintervenire riforma legislativalegislativamente in quanto già adesso l'articolo 70 della ''Legge sul diritto d'autore'' va interpretato inalla senso molto simile alstregua ''fair use'' statunitense. A parere del Governo nonil c'èdecreto bisognolegislativo din. un68 intervento in quanto il decreto legislativodel 9 aprile 2003, n. 68, <ref>«Attuazione della direttiva 2001/29/CE sull'armonizzazione di taluni aspetti del diritto d'autore e dei diritti connessi nella società dell'informazione»,</ref> ha modificatoreso l'articolo 70 della legge sul diritto d'autore in senso sostanzialmente simileequivalente a quelloquanto previsto dalla sezione 107 del ''copyright act'' degli U.S.AStati Uniti. Sempre secondo il Governo, sono quindi già applicabili i quattro elementi che caratterizzano lail disciplina''fair use'':
*finalità e caratteristiche dell'uso (natura non commerciale, finalità educative senza fini di lucro);
*natura dell'opera tutelata;
*ampiezza ed importanza della parte utilizzata in rapporto all'intera opera tutelata;
*effetto anche potenzialmente concorrenziale dell'utilizzazione.
Sempre a parere del governo, la normativa italiana in materia del diritto d'autore risulta già da adesso conforme non solo a quella degli altri paesi dell'Europa continentale ma anche a quello dei Paesi nei quali vige il copyright anglosassone.
 
{{vedi anche|Diritto_d'autore_italiano#Il_comma_1-bis{{!}}Il Comma 1-bis nella legge sul diritto d'autore italiana}}
A rafforzare il diritto di corta citazione è nuovamente intervenuto il legislatore, che all'articolo 70 della legge sul diritto d'autore ha aggiunto il duramente contestato<ref>[[Luca Spinelli]], [http://punto-informatico.it/2183742/PI/Commenti/italia-al-via-immagini-degradate.aspx Al via le immagini degradate], [[Punto Informatico]], 8 febbraio 2008</ref> [[Diritto_d'autore_italiano#Il_comma_1-bis|comma 1-bis]], secondo il quale «''Èè consentita la libera pubblicazione attraverso la rete internet, a titolo gratuito, di immagini e musiche a bassa [[risoluzione (grafica)|risoluzione]] o [[Compressione dati lossy|degradate]], per uso didattico o scientifico e solo nel caso in cui tale utilizzo non sia a scopo di lucro ([...)]''».<ref>v. [http://www.parlamento.it/parlam/leggi/08002l.htm legge 9 gennaio 2008, n. 2], pubblicata in Gazzetta Ufficiale del 25 gennaio 2008, n. 21.</ref>
 
Nonostante le dichiarazioni del legislatore, la disciplina giuridica concreta è tuttavia ancora in attoproseguita nel segno tradizionale.
 
Altre restrizioni alla riproduzione libera vigono nella giurisprudenza italiana, come, per esempio, quelle proprie all'assenza di [[Libertà_di_panorama#Italia|libertà di panorama]].
{{vedi anche|libertà di panorama}}
 
=== [[Francia]] ===
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L'[[Unione Europea]] ha emanato la [[direttiva comunitaria|direttiva]] 2001/29/CE del 22 maggio 2001 che i singoli Paesi hanno applicato alla propria legislazione.
 
Il [[parlamento europeo]] nell'approvare la direttiva [[Ipred2]], in tema di armonizzazione delle norme penali in tema di diritto d'autore, ha approvato anche l'[[emendamento]] 16:, secondo il quale ''Gligli Stati membri provvedono a che l'uso equo di un'opera protetta, inclusa la riproduzione in copie o su supporto [[audio]] o con qualsiasi altro mezzo, a fini di [[critica]], [[recensione]], [[informazione]], [[Didatticadidattica|insegnamento]] (compresa la produzione di copie multiple per l'uso in classe), studio o ricerca, non sia qualificato come [[reato]]''.
 
Nel vincolare gli stati membri ad escludere la [[responsabilità penale]], l'emendamento si accompagnava alla seguente motivazione: la [[libertà di stampa]] deve essere protetta da misure penali. ''Professionisti quali i giornalisti, gli scienziati e gli insegnanti non sono criminali, così come i giornali, gli istituti di ricerca e le scuole non sono organizzazioni criminali. Questa misura non pregiudica tuttavia la protezione dei diritti, in quanto è possibile il risarcimento per danni civili''.
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* La citazione deve essere breve, sia in rapporto all'opera a cui è estratta che in rapporto al nuovo documento in cui si inserisce.
* È necessario citare il nome dell'autore, il suo copyright e il nome dell'opera da cui è estratta, per rispettare ili dirittodiritti moralemorali dell'autore. In caso di citazione di un'opera tradotta occorre menzionare anche il [[traduttore]]. Nel caso di citazione da un libro, oltre al titolo, occorre anche menzionare l'editore e la data di pubblicazione.
* La citazione non deve far concorrenza all'opera originale e deve essere integrata in seno ad un'opera strutturata e fatta per illustrareavendo una finalità. La citazione inoltre deve spingere il lettore a rapportarsi con l'opera originale.
 
Il carattere breve della citazione è lasciato all'interprete (giudice) ed è perciò fonte di discussione. Nell'esperienza francese, quando si sono posti limiti quantitativi, sono stati espressi criteri più larghi di quelli in usoproposti income Italiacriterio proponendoi 1.500 caratteri.
 
Il carattere breve della citazione è lasciato all'interprete ed è fonte di discussione. Nell'esperienza francese, quando si sono posti limiti quantitativi, sono stati espressi criteri più larghi di quelli in uso in Italia proponendo 1.500 caratteri.
Le [[antologia|antologie]] non sono giuridicamente collezioni di citazioni ma delle opere derivate che hanno un loro particolare regime di autorizzazione, regolato in Italia dal secondo comma dell'articolo 70. Le misure della lunghezza dei brani sono fissati dall'art 22 del regolamento e l'equo compenso è fissato secondo le modalità stabilite nell'ultimo comma di detto articolo.