Regno del Funan: differenze tra le versioni

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Gli studiosi non possiedono elementi sicuri per identificare quale fosse la capitale del Funan, considerando anche che la sua natura statuale non era lontanamente paragonabile a ciò che intendiamo per stato moderno<ref>M. Vickery, "What and where was Chenla?", Bulletin de l'Ecole Française d'Extreme Orient (BEFEO) 80/2, 1993, pp. 197-212, Paris, 1994.</ref>. Benché per gli autori Cinesi fosse un impero unitario, il Funan sembrerebbe maggiormente assomigliare ai nostri occhi ad un insieme di città-stato e territori a volte in guerra tra loro, a volte pacificati e unificati. Al tempo della sua massima espansione, in ogni caso, il Funan e tutti i suoi principati si estendeva in un territorio molto vasto, includente quasi tutto il Sud-Est asiatico: la moderna Cambogia, il Vietnam del Sud, parti del Laos, della Tailandia e della Birmania, fino alla penisola malese<ref>K. R. Hall, Maritime Trade and Early Development in Early Southeast Asia", pag. 38, University of Hawaii Press, 1985.</ref>.
 
Gli studiosi discutono ancora oggi sulla provenienza etno-linguistica del popolo funanese, che resta incerta vista la presenza di teorie diverse, secondo le quali la sua origine potrebbe derivare da un ceppo Austronesiano o - in alternativa - da uno Mon-Khmer<ref>La questione è riassunta da Vickery, che propende per la seconda tesi, in ''Funan Reviewed: Deconstructing the Ancients'', BEFEO, XC-XCi, 2003-2004, pagg. 101 e ss.</ref>. Secondo altri studiosi, invece, è possibile ipotizzare una compresenza di popolazioni pre-indonesiane diverse giunte con ondate migratorie successive, a cui si aggiunse successivamente un ceppo mon-khmer<ref>Marilia Albanese, Angkor Fasto e splendore dell'impero Khmer, Cap. I re della Montagna, p. 23, ed. White Stars, Vercelli, 2002.</ref>.
 
Ciò che è invece certo è che la regione aveva un porto di particolare rilievo nella regione, [[Óc Eo]], ed una grande città più a nord - probabilmente, almeno in un secondo tempo, la capitale - [[Angkor Borei]]. Il rilievo commerciale del regno del Funan è non solo indicato dalle cronache cinesi, ma anche dai recenti ritrovamenti di spedizioni Francesi e Vietnamite nell'area di [[Óc Eo]]: sculture votive e gioielleria indiana, monete romane del II secolo, specchi cinesi in bronzo e altri beni di consumo sono solo alcuni tra i ritrovamenti che testimoniano un vivace commercio internazionale. Secondo lo studioso tedesco Albrecht Dihle, [[Óc Eo]] andrebbe identificato con il porto di Kattigara, indicato dal geografo ed erudito alessandrino Tolomeo. Secondo Dihle, i reperti scoperti ad [[Óc Eo]] ben si adattano alla descrizione fornita da Tolomeo grazie alla testimonanza di un marinaio di nome Alessandro<ref>Albrecht Dihle, Antike und Orient: Gesammelte Aufsatze, Heidelberg, 1984, S.209.</ref>.
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A spiegare l'importanza raggiunta da un porto come [[Óc Eo]] concorrono due ragioni: la prima è l'interruzione delle vie terrestri di comunicazione verso la Cina a causa della crisi politica e dinastica del III secolo. L'insicurezza delle strade terrestri rese fondamentale il controllo delle vie marittime, che il Funan esercitave mediante il proprio dominio sull'istmo di Kra. La seconda è il fatto che la navigazione avveniva al tempo largamente sottocosta, dando a porti intermedi sulla rotta (come [[Óc Eo]]) un particolare rilievo.
 
Con il progredire delle tecniche nautiche, però, tale ruolo era destinato a ridimensionarsi: le navi potevano effettuare rotte in mare aperto, evitando lunghe navigazioni attorno alle coste. Un ruolo commerciale predominante fu assunto da altri porti, soprattutto indonesiani, come ad esempio quelli controllati dal regno di [[Srivijaya]]. Per [[Óc Eo]], ciò significò il suo progressivo declino ed abbandono; per il regno del Funan, la conclusione di un periodo di grande prestigio e ricchezza.
 
Sulle modalità in cui il regno si disgregò, tuttavia, manca l'accordo degli studiosi. Secondo una tesi più risalente, basata anche su alcune tarde cronache cinesi, il Funan fu annientato con la forza e annesso da un diverso regno emergente sorto in una regione più settentrionale: il regno del Chēn-la (o Zhenla)<ref name=atlante />. Una più recente tesi<ref>M. Vickery, "Some remarks on Early State Formation in Cambodia", in Marr e Milner, Suotheast Asia in the 9th to 11th Centuries, Singapore, 1986.</ref> si basa invece su una re-interpretazione sistematica delle fonti cinesi, grazie alla quale ricava la convinzione che non ci fu nessuna guerra tra Chēn-la e Funan, ma solo un progressivo e lento spostamento della popolazione funanese verso Nord, alla ricerca di nuove risorse dopo che le ricchezze derivanti dal commercio erano svanite. D'altra parte, le iscrizioni indicano come quasi tutte le famiglie regnanti nel Funan e nel Chēn-la fossero in qualche modo imparentate, ciò deponendo a favore di un'ipotesi di trasferimento di poteri più graduale e pacifica.