Leggenda della valle perduta: differenze tra le versioni
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Nel [[1778]], a luglio, sette giovani [[Gressoney|gressonari]] tentarono l'impresa di valicare il Monte Rosa per scoprire la valle perduta, ma per il brutto tempo dovettero tirarsi indietro. Il [[15 agosto]] si riprovarono, e raggiunsero la sommità del ghiacciaio del Lys, oltre i 4.000 m (otto anni prima della conquista del [[Monte Bianco]]: era iniziata la storia della conquista alpinistica della montagna<ref>[http://books.google.it/books?id=dGy5CrqV-z8C&pg=PA21&dq=%22Valle+perduta%22+walser&hl=it&ei=V-_NTMCeG4Xwsgbk6uWnAQ&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=2&ved=0CC0Q6AEwAQ#v=onepage&q=%22Valle%20perduta%22%20walser&f=false Julius Evola, Renato Del Ponte, Luisa Bonesio 2003]</ref>).
Raggiunsero, tutto in gran segreto poiché si vociferava che ad [[Alagna Valsesia|Alagna]] stessero preparando la stessa impresa, quello che da allora è chiamato "Colle della Scoperta" (''Entdeckongsfelse''), quota 4.254 m. La notizia venne ripresa anche dal prestigioso ''"Journal de Paris"'', dando per scontato che la valle felice fu davvero scoperta. A far luce sulla vicenda fu [[Horace Bénédict de Saussure]] undici anni dopo, durante il suo famoso ''voyage'': ''"grande fu il mio stupore quando tutti i paesani mi risposero trattarsi di una favola"''.
Solo uno dei sette (non più) giovanotti, Joseph Beck, soprannominato "Becco di pecora", continuava ad affermare la veridicità della scoperta. Forse il soprannome indicava proprio una persona fin troppo ciarlera, e il famoso ginevrino chiuse qui il problema.
==Note==
*Meridiani Montagne n° 15 "Monte Rosa"
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