Khafāja ibn Sufyān ibn Sawāda: differenze tra le versioni

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Khafâgia-ibn-Sofiân-ibn-Sewâda (morto sul campo del fiume Dittainu, il 15 giugno 869) fu emiro di Sicilia per conto della dinastia [[Aghlabidi|aghlabide]]. Insediato a [[Palermo]], invia suo figlio Mahmûd a combattere contro i siracusani, già nel 862. Ma fu battuto. Nell'864, sotto il regno di Khafâgia, le città di [[Noto]] e di [[Scicli]] furono occupate.
 
La colonia Qasr YānīYannah (il Castello di Enna), fondata sull'antica Henna (il nome arabo verrà poi foneticamente latinizzato in "Castrogiovanni", l'attuale [[Enna]]), conquistata qualche anno prima, fu abbandonata dai mussulmani e i cristiani se la ripresero.
 
Nell'865, in un altro attacco contro [[Siracusa]], capitanato dall'altro suo figlio Mohammed, i mussulmani ammazzano mille cavalieri siracusani in un agguato fuori [[Siracusa]]. I mussulmani presero anche quattro navi ai siracusani. Nell'869 fallisce un tentativo mussulmano di conquistare la città di [[Taormina]] e un assedio mussulmano alla città di [[Siracusa]] (giugno). Sulla via del ritorno verso Palermo, il 15 di giugno, Khafâgia è ammazzato di un traditore berbero.