Unione Italiana del Lavoro (1918-1925): differenze tra le versioni

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L''''Unione italiana del lavoro''' ('''UIL''' o '''UIdL''') fu un [[sindacato]] italiano attivo dal [[1918]] al [[1925]].
 
== Storia ==
La UIL fu un sindacato di operai e di contadini nato nel [[giugno]] 1918, in seguito all'espulsione subita nel [[1915]] e [[1916]] dagli [[interventismo|interventisti]] che dirigevano l'[[Unione Sindacale Italiana]] d'ispirazione [[sindacalismo rivoluzionario|sindacalista rivoluzionaria]]. La UIL fu diretta dapprima da [[Edmondo Rossoni]], che convocò il congresso di fondazione, e poi, dal [[1919]], da [[Alceste De Ambris]].
 
L'Unione sindacale milanese ed i metalmeccanici che organizzava, la [[Camera del lavoroLavoro]] di [[Parma]] eed i lavoratori agricoli che la componevano ne erano le roccaforti, ma ebbe influenza anche negli ambienti sindacali repubblicani romagnoli, fra gli operai delladi [[La Spezia]], nonché fra gli impiegati, specialmente di [[Roma]]. Il sindacato si distinse per le sue posizioni patriottiche, [[collettivismo|anti-collettiviste]], [[Partito Socialista Italiano|anti-socialiste]] e per il suo progetto di Parlamento corporativo legiferante (nell'ambito della riforma del Consiglio superiore del Lavoro), ma rimase un sindacato rivendicativo e, subìdopo lal'uscita repressionedei dellefascisti, bandene agrariesubì delgli fascismoattacchi.
 
Alcuni dirigenti passarono infatti al fascismo: (incaso eblematico fu quello particolaredi Rossoni, messo in minoranza. in seno all'UIL), maMa [[Alceste De Ambris]], da cui pure [[Benito Mussolini]] attinse alcune idee programmatiche, rimase un accanito oppositore prima del [[Fasci Italiani di Combattimento|movimento]] e poi del [[regime fascista]]. Il sindacato, in piena rotta, confluì nel 1925 nella [[CGdL]] prima che questai venissesindacati soppressavenissero dalraccolti regimenel [[sindacalismo nazionale]] prima e nel [[sindacalismo fascista]] dopo con la strutturazione dello [[Corporativismo|Stato corporativo]].
 
Alcuni dirigenti passarono al fascismo (in particolare Rossoni, messo in minoranza in seno all'UIL), ma [[Alceste De Ambris]], da cui pure [[Benito Mussolini]] attinse alcune idee programmatiche, rimase un accanito oppositore del movimento e poi del [[regime fascista]]. Il sindacato, in piena rotta, confluì nel 1925 nella CGdL prima che questa venisse soppressa dal regime.
Non vi è legame con la nascita nel secondo dopoguerra del [[Unione Italiana del Lavoro|sindacato omonimo]].