Stephen Crane: differenze tra le versioni

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Le poesie di Crane, che egli preferiva semplicemetesemplicemente chiamare "lines" (righe), non hanno ricevuto la stessa attenzione che gli studiosi hanno riservato alle opere di narrativa; nessuna antologia ha ospitato versi di Crane fino al 1926.<ref>Hoffman, p. 64</ref> Benché non si sappia con certezza quando Crane iniziasse a scrivere con impegno poesia, una volta affermò che complessivamente il suo intento poetico era "di rappresentare le mie idee sulla vita in modo globale, per quello che ne so".<ref name="berg25">Bergon, p. 25</ref> Lo stile usato da Crane in entrambe le sue raccolte di versi, ''The Black Riders and Other Lines'' and ''War is Kind'', era anticonformista per l'epoca dato che ricorreva al [[verso libero]] senza [[rime]] e [[metrica]], e non usava dare titoli ai singoli componimenti. Le poesie sono tipicamente brevi e benché in diversi pezzi, come "Do not weep, maiden, for war is kind" (Non piangere, fanciulla, perché la guerra è buona) vengano usate strofe e ritornelli, la maggior parte dei componimenti non utilizza questa tecnica.<ref>Hoffman, p. 62</ref> Crane si differenzia anche dai poeti suoi contemporanei e da quelli successivi per il fatto che nei suoi componimenti si trovano elementi di [[allegoria]], [[dialettica]] e porzioni di narrativa.<ref>Hoffman, p. 65</ref>
 
Ruth Miller sostenne che Crane scrisse "una poesia intellettuale anziché una poesia che evoca sensazioni, una poesia che stimola la mente anziché destare il cuore".<ref name="berg25"/> Nelle poesie strutturate in modo più complesso è più oscuro il significato degli stati d'animo o dei sentimenti rappresentati, tuttavia la poesia di Crane tende ad affermare alcuni comportamenti essenziali, credenze, opinioni ed atteggiamenti nei confronti di Dio, dell'umanità e dell'universo.<ref name="berg25"/> Nel volume ''The Black Riders'', in particolare, viene sviluppato un concetto drammatico e i vari componimenti rispettano una continuità all'interno della stessa struttura drammatica. Vi è anche una interazione angosciosa in cui c'è una voce eloquente che riferisce un avvenimento ("In the desert / I saw a creature, naked, bestial(Nel deserto/ io vidi una creatura, ignuda, belluina)") o una esperienza vissuta ("A learned man came to me once(Un saggio è venuto da me un tempo)"). Questa seconda voce o ulteriori voci rappresentano un punto di vista che si rivela essere inferiore; quando queste voci discordano, emerge una posizione dominante.<ref>Katz, p. xxxv</ref>