Montedison: differenze tra le versioni
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=== Gli anni Ottanta ===
Nel [[1981]] ebbe luogo la “riprivatizzazione” della Montedison: sotto la regia di Mediobanca un consorzio partecipato dai gruppi [[Agnelli]], [[Pirelli]], Bonomi e Orlando acquisì il pacchetto di controllo in mano agli enti pubblici. Grazie anche ad una congiuntura favorevole i conti della Montedison andarono migliorando, ed il presidente Mario Schimberni se ne avvantaggiò perseguendo una politica di autonomia dai maggiori azionisti, compiendo operazioni come l’acquisizione della compagnia assicurativa [[Fondiaria Sai|Fondiaria]], nonostante il parere contrario di Mediobanca. Anche per questo i maggiori soci uscirono progressivamente dall’azionariato, mentre vi entrarono gruppi “emergenti” come il gruppo Varasi (vernici), la Inghirami (abbigliamento), la Maltauro (costruzioni) ed il gruppo [[Ferruzzi]] (agroalimentare); quest’ultimo, guidato da [[Raul Gardini]], venne ad assumere una posizione via via predominante tramite gli acquisti in Borsa e nel [[1987]] deteneva più del 40% del capitale, diventando il socio di comando. Il disegno imprenditoriale del gruppo [[Ferruzzi]], attivo soprattutto
=== La nascita di Enimont ===
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