Jacopo Torriti: differenze tra le versioni

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{{quote|Torriti e i suoi mostrano una conoscenza di prima mano soprattutto dei modelli antichi, che ad Assisi si manifesta per esempio nella varietà e nella salda misura classicheggiante dell’apparato ornamentale, nella costruzione della struttura narrativa delle scene, che si serve per altro anche di citazioni dalla tradizione orientale bizantina – anch’essa inesauribile repertorio di cultura antica –così come, non ultimo per importanza, nella assoluta padronanza della tecnica del buon fresco (...) |Alessandro Tomei, 2009}}
 
==Biografia e opere==
Molto poco si conosce della sua biografia: dal suo autoritratto nel mosaico lateranense si desume che fu un frate [[francescano]]; probabilmente nacque a [[Torrita di Siena]], ammesso che sia stato correttamente interpretato il suo nome come derivato dalla forma ''Iacobus a Torrita''.
 
Torriti Sisi formò artisticamente a Roma, in stretto contatto col Cavallini, del quale fu forse un allievo oppure un antagonista: ci ha lasciato molte opere, soprattutto nelle chiese romane, che danno l'idea di un grande maestro che precorse la [[pittura gotica]] toscana. Torriti aveva comunque avuto dei contatti con [[Cimabue]], che nel [[1272]] si trovava a [[Roma]], e partecipò alla decorazione della Basilica Superiore di [[San Francesco]] accanto al maestro toscano.
 
Morì all'inizio del Trecento.