Jules Guesde: differenze tra le versioni

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A tal fine, lanciò con [[Paul Lafargue]]<ref>Genero di Marx, di cui sposò nel 1868 la figlia [[Laura Marx|Laura]]</ref> il giornale ''L'Égalité'' (che apparirà, con qualche interruzione, tra il [[1877]] e il [[1883]]), che diffuse in Francia delle idee che, accanto al marxismo, manifestavano influenze del pensiero democratico francese, da [[Louis Auguste Blanqui|Blanqui]] a [[Jean-Jacques Rousseau|Rousseau]]. In effetti, [[Friedrich Engels|Engels]] ironizzò così in una lettera ad un amico: {{Citazione|''Quello che qui chiamano "marxismo" è di certo un articolo molto speciale, al punto che Marx ha detto a Lafargue: «Quello che è sicuro, è che '''io''' non sono marxista».''<ref>Friedrich Engels, ''Lettera a E. Bernstein'', 2 novembre 1882</ref>}}
 
Il gruppo «''collettivista''» diretto da Guesde riucì ad ottenere la maggioranza al Congresso operaio di [[Marsiglia]] del [[1879]], preludio alla fondazione, nel [[1882]] del [[Partito operaioOperaio (Francia)|Partito operaio]]. Il PO assunse in seguito ([[1893]]) il nome di Patito operaio francese, per evitare le calunnie della propaganda nazionalista: tuttavia il POF restò fino ala fine fedele alla propria visione [[internazionalismo|internazionalista]]
 
Sorsero presto divergenze tra i dirigenti, riguardo alle condizioni per la presa del potere e le relazioni del partito con la giovane [[Terza repubblica francese|Repubblica]]. Per i «''possibilisti''», guidati da [[Paul Brousse]] e [[Jean Allemane]], conveniva fare, al più presto, le «''riforme possibili''», piuttosto che attendere una rivoluzione la cui realizzazione appariva poco probabile.