Bourbon del Monte Santa Maria: differenze tra le versioni

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Come si ricava da un documento inserito nel Libro XX dei capitoli delle Riformagioni di Firenze, il 26 settembre 1194 un marchese Uguccione dei Marchesi di Colle, ossia del Monte Santa Maria, pose sotto l'accomandigia del Comune di Arezzo con tutto il territorio, le ville e i castelli del pievanato di Sant' Antimo in [[Monterchi]] a condizione però che quei popoli dovessero stare agli ordini, fare guerra e pace a difesa e in favore del Comune di Arezzo e con la proibizione di fare pace o tregua con il Comune di Città di Castello. Questo marchese Uguccione dovrebbe essere lo stesso che nel 1202 unitamente al fratello Guido con rogito del 29 maggio 1202 sottomise i suoi castelli di Val di Pierle all'Accomandigia del Comune di Perugia.
 
Il qual Uguccione IV fu padre di un altro Uguccione marchese di Valiana, o di [[ Valiano]], cui spetta un trattato concluso nel 27 dicembre del 1249 col Comune di [[Cortona]] in merito al castello e porto di [[ Valiano|Valiano in Val di Chiana]]. E lo stesso fece suo zio Guido di Valiano che poi nel 1245 fu eletto podestà a [[Volterra]] e rieletto per sei mesi l'anno successivo per essere chiamato, nel 1257, come [[podestà]] a Firenze.
 
Che i signori di Valiano sulla Chiana fossero della casa dei marchesi del Monte Santa Maria lo conferma il trattato di alleanza fatto nel 1323 fra i Comuni di [[Firenze]], di [[Siena]], [[Bologna]], [[Perugia]], [[Orvieto]], [[Gubbio]] e altre comunità e signori di parte Guelfa, per ritogliere la Città di Castello ai Tarlati di Arezzo; in questa circostanza fu eletto capitano generale della Taglia guelfa di Toscana un marchese Guido del Monte Santa Maria, che [[Giovanni Villani]] nella sua cronica appellava marchese di Valiana, o Valiano. Era quello stesso marchese Guido di Valiano che nel 1330 fu eletto podestà di [[Siena]], e nel 1331 capitano generale degli eserciti della Repubblica Fiorentina con l'incarico di riformare il governo di [[Pistoia]] di cui, nel 1332, venne scelto in qualità di conservatore della pace.