Corana: differenze tra le versioni

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== Storia ==
Corana ebbe particolare importanza nell'alto medioevo, quando era '''[[Corte Regia''']], estesa anche sui territori di [[Silvano Pietra]] e [[Bastida de' Dossi]], e comprendente altre corti e castelli. Nell'[[894]] l'imperatore [[Lamberto di Spoleto]] la donò alla madre Geltrude; e un'altra imperatrice, [[Adelaide del Sacro Romano Impero|Adelaide]], nel [[969]] ne fece dono al [[monastero di San Salvatore di Pavia]]. Questa proprietà si trasformò ben presto in signoria feudale, che durò molti secoli. Tuttavia altri enti religiosi avevano beni in Corana, in particolare la Mensa arcivescovile di Milano. Nel [[1270]] la zona di competenza di quest'ultima divenne autonoma, e si costituì in comune a sé, detto '''Corana della Mensa'''; la zona rimasta sotto la signoria del monastero del Salvatore prese invece il nome di '''Corana del Comune''', che indica una pluralità di proprietari. Infatti il comune di Corana o Corianum nell'antico nome latino, apparteneva al monastero di san Pietro in ciel d'oro, la mensa arcivescovile di Pavia e il monastero di sant'Agata. Il monastero infatti vi manteneva solo la signoria feudale; la Mensa arcivescovile, invece, nel territorio di sua competenza, univa a tale signoria la pressoché totale proprietà fondiaria. I due comuni erano così disposti: a nord c'era Corana della Mensa, ampiamente estesa nella zona percorsa dal Po, comprendendo l'isola dove ora sorge la frazione Ghiaie, e anche una zona a nord del fiume, dove si trova ''Cascinotto Mensa'' (ora frazione di [[Pieve Albignola]]); a sud Corana del Comune, che si estendeva fino alla cascina Campone. Non vi erano però due paesi: questi comuni si spartivano il centro abitato tagliandolo in due, lungo l'attuale strada Silvano-Cervesina.
 
Il feudo di Corana del Comune nel [[1478]] fu subinfedato dal monastero ai [[Bottigella]] di Pavia (già da tempo feudatari o affittuari di molte terre del monastero), cui rimase fino all'estinzione nel [[1690]]; successivamente il monastero riprese il diretto dominio di Corana del Comune.