Lepenski Vir: differenze tra le versioni

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[[File:Lepenski_Vir_Entrance.JPG|thumb|left|150px|Entrata al museo di Lepenski Vir]]
'''Lepenski Vir''' (in [[Lingua serba|serbo]] cirillico, '''Лепенски Вир''') è un importante [[sito archeologico]] del [[mesolitico]] ubicato nella [[Serbia]] orientale, al centro della [[penisola balcanica]]. Consiste di un insediamento di notevoli dimensioni circondato da dieci villaggi satelliti. I reperti fanno ipotizzare una presenza umana a partire dal [[7000 a.C.]], che raggiunse il massimo sviluppo tra il [[5300 a.C.]] e il [[4800 a.C.]] Dalle testimonianze architettoniche, appare evidente che la civiltà di Lepenski Vir fosse caratterizzata da una ricca vita sociale e religiosa e da un elevato livello culturale.
{{Storia della Serbia}}
 
==Storia degli scavi==
Lepenski Vir è situato sulla riva meridionale del [[Danubio]] nella Serbia orientale, nelle vicinanze della cittadina di [[Donji Milanovac]] e in prossimità delle [[Porte di ferro]], la gola formata dal fiume lungo il confine tra [[Serbia]] e [[Romania]]. I primi scavi risalgono al [[1965]], ma solo nel [[1967]], in seguito al ritrovamento delle prime sculture mesolitiche, fu possibile riconoscere la notevole importanza della scoperta. Gli scavi terminarono nel [[1971]] quando l'intero sito venne trasferito 29.7 metri a monte per evitare l'inondazione dovuta all'apertura di una diga l'anno seguente. Il maggior contributo all'esplorazione archeologica della zona è dovuto al professor Dragoslav Srejović dell'[[Università di Belgrado]].