Quattro tempora: differenze tra le versioni

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/* Quattro tempora nelle due forme del rito romano[Dal n.3 del capitolo primo del Commento alla riforma dell'Anno liturgico e del nuovo Calendario a cura del Consilium ad exquendam Sacram Liturgiam] [Nn. 1814- 1818 del Benedizionale in lingua italian
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Le Quattro Tempora esistono in tutte e due le forme del rito romano ma in modo diverso:
* ''forma ordinaria'': non fanno parte dell'[[anno liturgico]] romano, come disciplinato dal [[calendario romano generale]]. Ciò è dovuto alla decisione. Questo a seguito della riforma liturgica [[post-conciliare|Concilio Vaticano II|post-conciliare]], che decise ditogliere la liturgia delle Quattro Tempora dal [[Temporale (liturgia)|Temporale]] e di inserirla tra le celebrazioni votive in quanto la loro celebrazione fu demandata alla valutazione delle Conferenze episcopali, raccomandando caldamente alle stesse la ricerca del modo adatto di osservarne l'officiatura.
* ''forma straordinaria'': fanno, infatti, parte dell'[[anno liturgico]] romano nella forma [[Messa tridentina|extra-ordinaria]] come disciplinato dal [[calendario romano generale]].
 
Per quanto riguarda ad esempio l'[[Italia]], la [[Conferenza episcopale italiana]] decise di mantenere la celebrazione delle Quattro Tempora nel [[Temporale (liturgia)|Temporale]] della forma ordinaria del [[rito romano]]: di conseguenza, le Quattro Tempora fanno ancora parte dell'[[anno liturgico]] romano nella forma ordinaria, come disciplinato dal calendario romano ''particolare'' (e non più da quello generale). Ovvero, la loro celebrazione è facoltativa.