Laissez-faire: differenze tra le versioni

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Il '''''laissez-faire''''' (letteralmente "lasciate fare" in [[lingua francese|francese]]) è un principio proprio del [[liberismo]] economico, favorevole al non intervento dello [[Stato]]. Secondo questa teoria, l'azione del singolo, nella ricerca del proprio benessere, sarebbe sufficiente a garantire la prosperità economica della società.
 
L'espressione, che nella sua interezza suona ''laissez faire, laissez passer'' ("lasciate fare, lasciate passare"), viene per lo più attribuita al protoliberista [[Vincent de Gournay|J.C.M. Vincent de Gournay]] ([[1712]]-[[1759]]), avversario, come i fisiocratici del tradizionale centralismo regolamentatore colbertista, ma più attento di loro alla realtà non agricola, osiaossia artigianale-industriale e commerciale, del paese.
 
[[John Maynard Keynes]] nel suo ''La fine del laissez-faire'' ([[1926]]), scrive che la ''massima del laissez-faire è tradizionalmente attribuita al mercante Legendre nella sua risposta a una richiesta di [[Jean-Baptiste Colbert|Jean Baptiste Colbert]]'', su che cosa occorreva per far prosperare il commercio. Ma al Legendre sembra competere solo la prima parte della locuzione, e nella forma "laissez nous faire". Keynes aggiunge che il primo scrittore che usò l'espressione fu [[René-Louis de Voyer de Paulmy marchese d'Argenson|D'Argenson]], ex ministro di [[Luigi XV di Francia|Luigi XV]], verso il 1751: ''Laissez faire, telle devrait etre la devise de toute puissance publique, depuis que le monde est civilisé''.