Macbeth: differenze tra le versioni

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== Trama ==
La tragedia si apre in un'atmosfera di lampi e tuoni; tre [[strega|Streghe]], (''Le Sorelle Fatali'', le [[Norne]]) decidono che il loro prossimo incontro dovrà avvenire in presenza di Macbeth. Nella scena seguente, un ufficiale ferito riporta al re [[Duncan]] di Scozia che i suoi generali, Macbeth, barone di Glamis, e [[Banquo]], hanno appena sconfitto le forze congiunte di [[Norvegia]] e [[Irlanda]], guidate dal ribelle Macdonwald. Macbeth, congiunto al re, viene lodato per il suo coraggio e prodezza in battaglia.
 
La scena cambia: Macbeth e Banquo stanno facendo considerazioni sul tempo e sulla loro vittoria. Mentre passeggiano nella [[brughiera]], le tre [[strega|streghe]], che loli stavano aspettando, compaiono a loro e pronunciano profezie. Anche se Banquo per primo le sfida, esse si rivolgono a Macbeth. La prima lo saluta come ''Barone di Glamis'', la seconda come ''Barone di Cawdor'', e la terza gli preannuncia che diverrà re in futuro. Macbeth sembra basito nel suo silenzio, così Banquo ancora una volta le sfida. Le streghe lo informano che Banquo, d'altra parte, sarà il capostipite di una dinastia di re. Mentre i due uomini si stupiscono delle parole delle tre streghe, queste svaniscono e un altro barone, Ross, un messaggero del re, subito arriva e informa Macbeth del titolo che questi ha appena acquisito: Barone di Cawdor. La prima profezia è così realizzata. Immediatamente Macbeth incomincia a nutrire l'ambizione di diventare re.
 
Macbeth scrive alla moglie delle profezie delle tre streghe. Quando Duncan decide di soggiornare al castello di Macbeth a [[Inverness]], [[Lady Macbeth]] escogita un piano per ucciderlo e assicurare il trono di [[Scozia]] al marito. Anche se Macbeth mostra preoccupazione all’idea di un regicidio, Lady Macbeth alla fine lo persuade a seguire il suo piano.
 
Nella notte della visita, Macbeth uccide Duncan. Macbeth non viene scoperto da nessuno, ma rimane talmente scosso che Lady Macbeth deve assumere il comando del tutto. Secondo il suo piano, dirotta i sospetti sulle guardie del re addormentate davanti alla porta della stanza di Duncan, facendo trovare i pugnali insanguinati in mano loro. Il mattino dopo arrivano Lennox, un nobile scozzese, e [[MacDuff]], il leale barone di Fife. Il portiere apre il portone e Macbeth li conduce nella stanza del re dove MacDuff scopre il cadavere di Duncan. In un simulato attacco di rabbia, Macbeth uccide le tre guardie prima che queste possano reclamare la propria innocenza.
 
MacDuff è subito dubbioso riguardo alla condotta di Macbeth, ma non rivela i propri sospetti pubblicamente. Temendo per la propria vita, i figli di Duncan scappano: [[Malcolm III|Malcolm]] in [[Inghilterra]] e Donalbain in [[Irlanda]]. La fuga dei legittimi eredi li rende però dei sospetti e Macbeth sale al trono di Scozia in qualità di congiunto dell'ex re defunto.
 
A dispetto del suo successo, Macbeth non è a suo agio riguardocirca allala profezia per cui Banquo sarebbe diventato il capostipite di una dinastia di re. Così invita Banquo ada un [[banchetto]] reale e viene a sapere che Banquo e il suo giovane figlio, [[Fleance]], sarebbero usciti per una cavalcata quella sera stessa. Macbeth ingaggia due sicari per uccidere Banquo e Fleance (un terzo sicario compare misteriosamente nel parco prima dell'omicidio). Mentre gli assassini uccidono Banquo, Fleance riesce a fuggire. Al banchetto si presenta il [[fantasma]] di Banquo che siede al posto riservato a Macbeth ma solo Macbeth può vederlo. Il resto dei convitati è spaventato dalla furia di Macbeth verso un seggio vuoto finché una disperata Lady Macbeth ordina a tutti di andare via.
 
Macbeth, sconvolto, si reca dalle streghe ancora una volta. Queste evocano tre spiriti latori di ulteriori profezie e avvertimenti:
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[[File:Zoffany-Garrick and Pritchard in Macbeth.jpg|thumb|left|350px|[[Johann Zoffany]]: [[David Garrick|Garrick]] e Pritchard come Macbeth e [[Lady Macbeth]]]]
Lady Macbeth incomincia ada essere tormentata dal peso degli [[omicidio|omicidi]] ordinati, che grava sul suo subconscio. In una famosa scena, Lady Macbeth cammina nel [[sonno]] e prova a lavare via l'immaginaria macchia di [[sangue]] dalle sue mani e confessando tutti i misfatti, tra la paura e il piacere, senza l'ombra del minimo [[pentimento]] anche nelle ore estreme della sua esistenza.
 
In Inghilterra [[MacDuff]] e [[Malcolm III|Malcolm]] pianificano l'invasione della [[Scozia]]. Macbeth, adesso identificato come un tiranno, vede che molti baroni disertano. Malcolm guida un esercito con MacDuff e Seyward, conte di [[Northumbria]], contro il castello di Dunsinane. Accampati nel [[bosco]] di Birnan, ai soldati viene ordinato di tagliare i rami degli [[albero|alberi]] per mascherare il loro numero, realizzando così la terza profezia delle streghe: reggendo i rami degli alberi, innumerevoli soldati rassomigliano al bosco di Birnan che avanza verso Dunsinane. Nel frattempo Macbeth pronuncia il famoso soliloquio (''"Domani e domani e domani"'') alla notizia della morte di Lady Macbeth (la causa non è chiara; si presume che ella abbia commesso [[suicidio]]).
 
La battaglia culmina nellcon l'uccisione del giovane [[Seyward]] e nelcol confronto finale tra Macbeth e MacDuff. Macbeth pensa con arroganza che non ha alcun motivo di temere MacDuff perché non può essere ferito o ucciso da ''"nessuno nato da donna"''. MacDuff però dichiara di ''"essere stato strappato prima del tempo dal ventre di sua madre"'' e che quindi non era propriamente "nato" da donna. Macbeth capisce troppo tardi che le streghe lo avevano fuorviato. I due combattono e MacDuff [[Decapitazione|decapita]] Macbeth, realizzando così l'ultima delle profezie.
 
Anche se [[Malcolm III|Malcolm]], e non Fleance, sale al trono, la profezia delle streghe riguardante Banquo venne ritenuta veritiera dal pubblico di Shakespeare, che riteneva che re [[Giacomo I]] fosse diretto discendente di Banquo.