Ara della Regina: differenze tra le versioni

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L''''ara della Regina''' posta sul "''Pian di Cìvita''" è uno dei ritrovamenti più importanti di[[Tarquinia]]: si tratta di un tempio [[etruschi|etrusco]] che veniva utilizzato in antichità per la celebrazione di riti e preghiere. La divinità alla quale era destinato il culto all'interno del santuario rimane ancora ignota, ma da studi recenti si ipotizza l'identificazione della divinità in quella che oggi viene chiamata [[Diana (divinità)|Diana]]. Oggi è ben visibile il basamento e quello che si ipotizza fosse l'accesso alla cella interna del [[tempio]] il quale è costruito con blocchi di [[nenfro]], una roccia piroclastica tipica della regione.
 
Grazie alle opere di [[restauro]] e di scavi svoltesi nel 1938 è ora possibile ammirare in tutto il suo splendore questa magnifica opera edilizia datata intorno al IV sec.secolo a.C.
Il basamamento,che purtroppo e l'unico resto rimasto,è in macco,una pietra calcarea diffusa in Etruria.
 
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Questa lastra di terracotta rappresentante i due equini alati venne ritrovata interamente frammentata. Solo dopo un minuzioso lavoro di restauro ha dato alla luce quello che oggi possiamo osservare. Anticamente due erano le lastre che ornavano il frontone del tempio, una raffigurante i due cavalli alati e l'altra contenente una biga, che sfortunatamente è andata perduta.
 
La tavola di terracotta, databile tra la fine del V e gli inizi del IV sec.secolo a.C., è ora conservata al [[Museo Nazionale di Tarquinia]].
 
[[Categoria:Tarquinia]]