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===La malattia e il concetto di ''energia vitale''===
Secondo gli igienisti la malattia viene paradossalmente per guarire e quindi, essendo un processo attivo, va compreso e non curato, in quanto le cure non farebbero altro che ostacolare o ritardare il processo di autoguarigione<ref>In effetti, l'idea "igienista" trova in buona parte riscontro nei principi guida della medicina ippocratica in base ai quali gli [[organismo|organismi]] contengono in sé “poteri innati di auto-guarigione”. A [[Ippocrate]], infatti, si attribuisce a volte impropriamente il motto [[latino]] ''[[vis medicatrix naturae]]'' (anche conosciuto come ''natura medica'') che traduce il [[lingua greca|greco]] νονσων φνσεις ιητροι. - {{cita pubblicazione|autore=H. Hiroshi |url=http://sciencelinks.jp/j-east/article/199907/000019990799A0162403.php|titolo=On Vis medicatrix naturae and Hippocratic Idea of Physis|anno=1998|volume=22|pagine=45-54|rivista=Memoirs of School of Health Sciences, Faculty of Medicine (Kanazawa University)|accesso=28-02-2011|lingua=en}}.</ref>. Nella sua visione olistica, [[Isaac Jennings]] impiegava il termine '''ortopatia''' per definire la giusta funzione finalizzata della malattia.<ref>Shelton anche afferma che "l'azione patologica, non meno dell'azione salutare, è un'azione ''appropriata'', che determina sofferenza a causa di condizioni avverse imposte al corpo. Perciò, con il termine '''ortopatia''' indichiamo il significato di sofferenza appropriata"</ref> Ogni guarigione non sarebbe nient'altro, in questo caso, che autoguarigione. In genere si tende ad attribuire ai germi patogeni, alla debolezza costituzionale, ecc. il fattore scatenante che provoca la malattia. Gli igienisti ripropongono perciò l'antico concetto empirico di ''energia vitale''<ref>Altrimenti detta “forza vitale” o “forza della vita” o “energia nervosa”. Scrive Magnano: "Soltanto a partire [dall'800] il concetto di "forza vitale" è stato rifiutato da biologi, fisiologi e medici, essendosi affermata la concezione meccanicistica, secondo la quale i fenomeni vitali devono essere ricondotti a cause puramente materiali e descritti in termini chimici e fisici scartando ogni idea finalistica. Ma oggi il meccanicismo ha mostrato i suoi limiti; e sempre più liberamete si torna a riproporre l'antico concetto di forza vitale che, in realtà, non è mai del tutto scomparso ed è continuato ad apparire qua e là in varie teorie scientifiche, più o meno abilmente mascherato o nascosto [come in Freud, Groddeck, Hahnemann]. (''L'autoguarigione con le attività spontanee'', op. cit. pagg. 5-7)</ref>: allorché uno stile di vita errato, un'alimentazione sregolata, l'inquinamento o altre cause, provocano un'innalzamento del livello tossiemico, si abbassa l'energia vitale, provocando di fatto la malattia, la quale ha la mera funzione di liberare il corpo dall'eccesso tossiemico. Con l'eliminazione graduale delle tossine, l'energia vitale aumenta ripristinando così la salute. Magnano distingue nella malattia due versanti: uno distruttivo (negativo) e uno ''eupatico'' (positivo), aggiungendo che...
 
<ref>Scrive Magnano: "Soltanto a partire [dall'800] il concetto di "forza vitale" è stato rifiutato da biologi, fisiologi e medici, essendosi affermata la concezione meccanicistica, secondo la quale i fenomeni vitali devono essere ricondotti a cause puramente materiali e descritti in termini chimici e fisici scartando ogni idea finalistica. Ma oggi il meccanicismo ha mostrato i suoi limiti; e sempre più liberamete si torna a riproporre l'antico concetto di forza vitale che, in realtà, non è mai del tutto scomparso ed è continuato ad apparire qua e là in varie teorie scientifiche, più o meno abilmente mascherato o nascosto [come in Freud, Groddeck, Hahnemann]. (''L'autoguarigione con le attività spontanee'', op. cit. pagg. 5-7)</ref>: allorché uno stile di vita errato, un'alimentazione sregolata, l'inquinamento o altre cause, provocano un'innalzamento del livello tossiemico, si abbassa l'energia vitale, provocando di fatto la malattia, la quale ha la mera funzione di liberare il corpo dall'eccesso tossiemico. Con l'eliminazione graduale delle tossine, l'energia vitale aumenta ripristinando così la salute. Magnano distingue nella malattia due versanti: uno distruttivo (negativo) e uno ''eupatico'' (positivo), aggiungendo che...
{{quote|Ogni sintomo contiene i due versanti ed è nello stesso tempo effetto negativo e reazione positiva: ecco perché non dovrebbe essere inibito. Possiamo dire in sintesi che la malattia sul piano fisico è il riflesso del "male" all'interno del corpo e nello stesso tempo è l'espressione del corpo per annullarlo.<ref name="autoguarigione">''L'autoguarigione con le attività spontanee'', op. cit. pagg. 5-7</ref>}}
E altrove: