Giorgio Vigolo: differenze tra le versioni

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Vigolo è stato un esponente della c.d.cosiddetta ''Scuola Romana''. Nel 1913 pubblica il suo primo "poemetto in prosa": ''Ecce ego adducam aquas'', sulla rivista "Lirica" diretta da [[Arturo Onofri]], nel 1923 il suo primo libro di poesie, ''La città dell' anima'' (Roma, Studio editoriale romano); collabora inoltre alla "Voce" di [[Giuseppe De Robertis]], a "L'Italia letteraria", a "Circoli" e "Letteratura". Nel 1931 cura per l'editore [[Angelo Fortunato Formiggini]] la prima antologia dei ''Sonetti'' di [[Giuseppe Gioachino Belli]], anticipo della memorabile edizione critica e annotata pubblicata nel 1952 con [[Mondadori]]. Alla fine della [[Seconda guerra mondiale]] inizia l'attività di critico musicale per le riviste "Epoca", "Risorgimento liberale", "Il Mondo". Tra le sue opere più importanti si ricordano le raccolte poetiche ''Canto del destino'' (Venezia, Neri Pozza, 1959) e La luce ricorda (Milano, Mondadori, 1967, premio Viareggio) e quella di racconti ''Le notti romane'' (Milano, Bompiani, 1960, premio Bagutta).
 
==Bibliografia==