Fotodiodo: differenze tra le versioni

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[[File:Fotodio.jpg|thumb|200px|Alcune tipologie di fotodiodi]]
 
In [[optoelettronica]] un '''fotodiodo''' è un particolare tipo di [[diodo]] [[fotorivelatore|fotorilevatore]] che funziona come [[sensori|sensore ottico]] sfruttando l'[[effetto fotoelettrico]], in grado cioè di riconoscere una determinata [[lunghezza d'onda]] dell'[[onda elettromagnetica]] incidente e di trasformare questo evento, cioè l'([[assorbimento]] del [[fotone]],) e di trasformare questo evento in un [[segnale elettrico]] di [[corrente elettrica|corrente]] applicando ai suoi estremi un opportuno [[potenziale elettrico]]. Esso è dunque un [[trasduttore]] da un segnale ottico ad un segnale elettrico.
 
== Struttura del fotodiodo ==
Un fotodiodo è sostanzialmente un [[diodo]] particolarea [[semiconduttore]] caratterizzato da una [[giunzione p-n]] [[drogaggio|drogata]] asimmetricamente.
La zona p, cioè la zona drogata con ''<math>{N_a}</math>'' accettori è molto più drogata rispetto alla zona n, zona caratterizzata dalla presenza di atomi ''<math>{N_d}</math>'' donatori. La zona p, disposta molto vicino alla struttura esterna del fotodiodo è a sua volta rivestita da uno strato [[antiriflesso]] e corredata da due elettrodi in [[ossido di silicio]]. Sopra lo strato antiriflesso è in genere inserita una lente il cui scopo è quello di rendere perpendicolari i raggi luminosi incidenti sulla superficie.