Istituto d'Istruzione Superiore Bruno - Franchetti: differenze tra le versioni

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In conformità agli intendimenti dell’epoca, e per conferire adeguata monumentalità, l’edificio ebbe un ornamento artistico. Sulla facciata furono collocati due [[altorilievi]], opera dello scultore veneziano Antonio Voltan (1913-2000). A sinistra dell’ingresso, un rilievo allegorico con Venezia signora del mare, dell’arte, del commercio; a destra un rilievo dedicato all’evoluzione fisica e spirituale della giovinezza. Entrambe le opere, ispirate al gusto di [[Arturo Martini]], recano [[motti]] [[lingua latina|latini]].
 
L’AulaL'Aula Magna, al primo piano, fu ornata da un [[affresco]] opera di Edmondo Bacci (1913-1978) e Luciano Gaspari (1913-2008), allievi di [[Virgilio Guidi]] e futuri esponenti nel dopoguerra dello “spazialismo” veneziano. L’opera rappresenta ''I massimi geni della razza'', ossia una galleria dei “grandi italiani” da [[Augusto]] a [[Mussolini]]. Da sinistra a destra, al gruppo di Augusto, [[Virgilio]] e [[Tito Livio|Livio]], seguono [[Dante]], [[Petrarca]] e [[Boccaccio]], quindi [[Michelangelo]], [[Leonardo]], [[Cristoforo Colombo|Colombo]], e il giovane [[Raffaello]]; poi [[Galileo Galilei|Galilei]] e [[Torquato Tasso|Tasso]]. Sullo sfondo, una città ideale entro un paesaggio collinare e due anonime figure conversanti (presumibilmente gli autori dell’affresco), quindi ancora [[Alessandro Volta|Volta]], [[Guglielmo Marconi|Marconi]] e [[Giuseppe Verdi|Verdi]]. Chiudono la serie [[D’Annunzio]] e Mussolini (unico vivente raffigurato).
seguono [[Dante]], [[Petrarca]] e [[Boccaccio]], quindi [[Michelangelo]], [[Leonardo]], [[Cristoforo Colombo|Colombo]], e
il giovane [[Raffaello]]; poi [[Galileo Galilei|Galilei]] e [[Torquato Tasso|Tasso]]. Sullo sfondo, una città ideale entro un paesaggio collinare e due anonime figure conversanti (presumibilmente gli autori dell’affresco), quindi ancora [[Alessandro Volta|Volta]], [[Guglielmo Marconi|Marconi]] e
[[Verdi]]. Chiudono la serie [[D’Annunzio]] e Mussolini (unico vivente raffigurato).
Alla base dell’affresco c’erano due ritratti (dispersi) di [[Vittorio Emanuele III]] e di Mussolini, opera dello [[scultore]] Giacomo Urbani de Gheltof (1906-1998). All’esterno, sul lato nord della facciata, stava invece una mappa in marmorino (distrutta alla fine della guerra), con i confini dell’impero ([[Italia]], [[Albania]], [[Libia]] e [[Africa Orientale Italiana]]).