Ray tracing: differenze tra le versioni

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Queste tecniche vengono utilizzate per minimizzare le [[Aberrazione ottica|aberrazioni ottiche]] in campo fotografico, per applicazioni ad elevata lunghezza d'onda, come la modellazione di [[microonde]] o sistemi radio, e a corta lunghezza d'onda come le ottiche a [[Radiazione ultravioletta|raggi ultravioletti]] e [[raggi X]].
 
Prima dell'avvento dei [[computer]], i calcoli di ray tracing venivano svolti manualmente attraverso tavole [[trigonometria|trigonometriche]] e [[logaritmo|logaritmiche]]. Le formule ottiche utilizzate da molte lenti fotografiche classiche erano ottimizzate da gruppi di lavoro numerosi, ognuno dei quali era responsabile di una piccola parte del complicato calcolo. Nell'[[era informatica]], queste operazioni sono affidate ai calcolatori elettronici e a software dedicati (come, p.e., OSLO o TracePro di Lambda Research, CODE V o Zemax). Una versione semplificata del ray tracing, conosciuta come "ray transfer matrix analysis", viene utilizzata frequentemente nella progettazione di risonatori ottici utilizzati nei [[laser]].
 
== Esempio ==