Infinito (Stapledon): differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
VolkovBot (discussione | contributi)
m r2.5.1) (Bot: Modifico: fr:Les Derniers et les Premiers
Teo Orlando (discussione | contributi)
Riga 59:
 
== Successo e critiche ==
Sebbene Stapledon fosse sconosciuto quando la [[London Methuen]] pubblicò il libro nel 1930, l'immensità delle idee filosofiche in esso contenute lo resero un immediato successo di critica. L'originalità dell'opera e la fantasia dello scrittore furono lodati, tra l'altro, sul ''[[The Clarion]]'', sul ''[[The Evening Standard]]'' e da [[Hugh Walpole]] sul ''[[The Book Society News]]''. Anche [[Jorge Luis Borges]] si esprime molto positivamente su questo libro, in una recensione tradotta in italiano nel volume ''Testi prigionieri (1936-1940)'', Milano, Adelphi, 1998.
 
Lo sterminio dei venusiani, perpetrato durante l'esodo dei Quinti Uomini su Venere, è una parte controversa del libro. Vi è chi interpreta il passaggio come una giustificazione del genocidio se necessario per la sopravvivenza di una specie, mentre secondo i sostenitori di Stapledon l'autore voleva mostrare che, nonostante i numerosi progressi compiuti dall'umanità, questa non ha perso del tutto la sua brutalità primordiale.