Heb-Sed: differenze tra le versioni

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Con il termine di '''Heb-Sed''' ("festa di Sed"<ref>Sed ("Colui che ha la coda") era il nome antico della divinità [[Wepwewet]], antesignano di [[Anubi]].</ref> o "festa giubilare"), si suole intendere una cerimonia che veniva celebrata dagli antichi [[Faraone|Re egiziani]] al compimento del loro trentesimo anno di regno.
 
Secondo l'ipotesi più discussa, avanzata in origine da [[Petrie]] (e forse influenzata dalle nozioni di [[James Frazer]]), si ritiene che l'Heb-Sed derivi dall'antichissima usanza, risalente al [[Periodo predinastico dell'Egitto|periodo protodinastico]], di mettere a morte il re quando questi, data l'età avanzata, non fosse più stato in grado di difendere il proprio popolo. La cerimonia, perciò, doveva servire al regnante per dimostrare la sua ancor valida vigoria fisica. Nel recinto della piramide a gradoni di Re [[Djoser]] ([[III dinastia egizia|III Dinastia]], a [[Saqqara]] si trovano due strane costruzioni a forma di lettera "B" che si ritiene costituissero una sorta di "mete" tra cui il re doveva eseguire una corsa rituale.
 
Sempre sulla scia di Petrie, il rito sarebbe consistito anche nel portare il sovrano ad una sorta di catalessi procurata da una pozione di fiori di loto, e dopo aver raggiunto questo stato, il re veniva deposto dai sacerdoti in un sarcofago, ove restava per diversi giorni {{fact}}. Al risveglio risultava in perfetta forma fisica e mentale, sicché il re si "rigenerava" riacquistando il proprio vigore; successivamente, la festa veniva ripetuta con cadenza non periodica.