Invarianza (traduzione): differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 11:
 
 
Da tempo viene portato avanti il dibattito in merito alla molteplicità delle interpretazioni del testo e se questa sia data dalla situazione comunicativa nella quale si alternano i [[destinatario|riceventi]], oppure se i presupposti della [[polisemia]] siano insiti nella struttura del testo. Igor Hrušovský ritiene che "ogni fatto o artefatto compiuto possa contenere una moltitudine di strutture, ossia possa manifestarsi in modo polistrutturale. Nell’artefatto, in condizioni armoniose, si possono realizzare substrutture potenziali o virtuali. Il ricevente ne coglie ora una, ora un’altra. La polistrutturalità del testo verbale può esistere grazie all’opposizione delle varianti e dell’invariante" (Hrušovský 1969).
 
Nella [[modellizzazione]] del metatesto si può usare l’opposizione tra elementi varianti e invarianti. Difatti in generale si può affermare che, in rapporto al prototesto, il metatesto tende a essere il trasferimento (diretto o indiretto) del nucleo invariante del significato. I traduttori sono giunti al presupposto che esista l’invariante semantica del testo (elementi semantici costanti, fondamentali, invarianti del testo) per via empirica; tra le osservazioni più importanti si annoverano quelle di Jozef Felix, il quale sostiene la presenza di significati superficiali e profondi per quanto riguarda la [[semantica]] del testo; concetto questo trasferibile alla struttura di qualsiasi metatesto.