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Guglielmo III di Sicilia: differenze tra le versioni

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==Biografia==
Guglielmo III nacque nel [[1185]], figlio secondogenito maschio di [[Tancredi di Sicilia|Tancredi]] ([[1139]]-[[1194]]) e di [[Sibilla di Medania]] ([[1153]]-[[1205]]). L'erede al trono era suo fratello maggiore [[Ruggero III di Sicilia]] ([[1175]]-[[1194]]) che dal [[1192]] preseaveva leaffiancato rendiniil dello statopadre, ma morì nel dicembre [[1193]] (o gennaio [[1194]]) all'età di 19 anni. Il re Tancredi morì poco dopo, a 55 anni. Gli successe così al trono Guglielmo III, di soli 9 anni, sottocon la reggenza della madre Sibilla.
 
Nel luglio di quello stesso anno l'imperatore [[Enrico VI del Sacro Romano Impero|Enrico VI]] si accinse a scendere nuovamente in Italia per conquistare il Regno di Sicilia (che pretendeva avendo sposato [[Costanza d'Altavilla]]); [[Napoli]] si arrese subito all'imperatore, il quale proseguì verso la Sicilia, sbarcando con l'esercito a [[Messina]], che fu messa a ferro e a fuoco. Sibilla cercò in tutti i modi di proteggere almeno Palermo, ma non poté fare nulla; si oppose con coraggio, fin quando la capitale [[Palermo]] capitolò e fu conquistata a dicembre; il [[25 dicembre]] Enrico VI si incoronò re di Sicilia e potè annettere il regno siciliano al Sacro Romano Impero. In cambio del trono a Guglielmo e alla madre venne offerta la [[contea di Lecce]], ma pochi giorni dopo (il [[28 dicembre]]) Enrico accusò Sibilla di [[complotto]] e fece arrestare lei, suo figlio, le figlie e tutta la nobiltà a loro fedele.
Nello stesso anno l'imperatore [[Enrico VI del Sacro Romano Impero|Enrico VI]] ([[1165]]-[[1197]]) si accinse a scendere in Italia e a conquistarla compreso il regno di Sicilia e nel luglio del 1194 varcò i confini. La campagna fu fortunata e molte città si sottomisero senza combattere; [[Napoli]] si arrese subito al vincitore, che proseguiva minaccioso verso la Sicilia e verso la capitale reale: Palermo. Espugnò le città che si difendevano e nell'ottobre sbarcò con il suo esercito in Sicilia: [[Messina]] si arrese subito senza combattere temendo rappresaglie.
 
Sibilla e le sue figlie furono incarcerate in un monastero in [[Alsazia]] e liberate solo dopo la morte di Enrico VI, avvenuta nel [[1197]]. GuglielminoGuglielmo secondo una versione fu accecato e castrato; più verosimilmente fu deportato in [[Germania]], dove visse in uno stato di semi-prigionia, fino alla sua morte, avvenuta nel [[1198]], a 13 anni. Secondo un'altra (e poco probabile) versione sarebbe sopravvissuto fino al [[1232]], quando sarebbe stato scoperto e fatto giustiziare da [[Federico II del Sacro Romano Impero|Federico II]].▼
Guglielmino cercò in tutti i modi di proteggere almeno la Sicilia, ma a causa della sua inesperienza contro una "volpe" del calibro di Enrico VI, non poté fare nulla, cercò di aizzare il popolo siciliano contro l'invasore e si oppose con coraggio, fin quando la capitale [[Palermo]] capitolò e fu conquistata a dicembre mentre il [[25 dicembre]] Enrico VI si incoronò re di Sicilia e annetté il regno siciliano al Sacro Romano Impero.
 
In cambio del trono a Guglielmo (che comunque si oppose subito) e alla madre venne offerta la contea di Lecce e Taranto (detenuta dal padre Tancredi) ma pochi giorni dopo (il [[28 dicembre]]) Enrico accusò Sibilla di [[complotto]] e fece arrestare lei, suo figlio le figlie e tutta la nobiltà a loro fedele.
 
▲Sibilla e le sue figlie furono incarcerate in un monastero in [[Alsazia]] e liberate solo dopo la morte di Enrico VI, avvenuta nel [[1197]]. Guglielmino secondo una versione fu accecato e castrato; più verosimilmente fu deportato in [[Germania]], dove visse in uno stato di semi-prigionia, fino alla sua morte, avvenuta nel [[1198]], a 13 anni. Secondo un'altra (e poco probabile) versione sarebbe sopravvissuto fino al [[1232]], quando sarebbe stato scoperto e fatto giustiziare da [[Federico II del Sacro Romano Impero|Federico II]].
 
== Voci correlate ==
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