Corrado IV di Svevia: differenze tra le versioni

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{{Monarca
[[File:Couronnement de Conrad IV.jpg|thumb|280px|L'incoronazione di Corrado IV in un manoscritto francese del XIV secolo]]
| nome=Corrado IV
| titolo=[[Imperatori del Sacro Romano Impero|Imperatore dei Romani]]<br />[[Re di Sicilia]]<br />[[Re di Gerusalemme]]
| immagine=Conrad IV of Germany.jpg
| legenda=
| regno=[[1250]] - [[1254]] (S.R.I.)<br />[[1250]] – [[1254]] (Sicilia)<br />[[1229]] – [[1254]] (Gerus.)
| altrititoli= [[Duca di Svevia]] ([[1235]]-[[1254]])<br> ''[[Re dei Romani|rex Romanorum]]'' ([[1237]]-[[1254]])
| nome completo=Corrado Hohenstaufen di Svevia
| predecessore=[[Federico II del Sacro Romano Impero|Federico II]] (S.R.I.)<br />[[Federico II del Sacro Romano Impero|Federico II]] (Sicilia)<br />[[Jolanda di Brienne]] (Gerusalemme)
| successore=[[Corrado V del Sacro Romano Impero|Corrado V]] (S.R.I.)<br />[[Corrado V del Sacro Romano Impero|Corrado II]] (Sicilia)<br />[[Corrado V del Sacro Romano Impero|Corrado III]] (Gerusalemme)
| consorte=[[Elisabetta di Wittelsbach (1231-1273)|Elisabetta di Wittelsbach]]
| figli=[[Corrado V del Sacro Romano Impero|Corrado V]]
| casa reale =[[Hohenstaufen]]
| padre =[[Federico II del Sacro Romano Impero|Federico II]]
| madre =[[Jolanda di Brienne]]
| data di nascita =[[25 aprile]] [[1228]]
| luogo di nascita=[[Andria]]
| data di morte=[[21 maggio]] [[1254]]
| luogo di morte=[[Lavello]]
|}}
{{Hohenstaufen}}
{{Bio
|Nome = Corrado IV
|Cognome = di Hohenstaufen
|ForzaOrdinamento = Corrado 04 del Sacro Romano Impero
|Sesso = M
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|AnnoMorte = 1254
|Categorie = no
|FineIncipit = nacqueera dalleil nozzefiglio secondogenito dell'[[Sacro romano imperatore|imperatore]] [[Federico II di Svevia]] cone di [[Jolanda di Brienne]]. Dopo la deposizione di suo fratello, [[Enrico VII di Germania|Enrico VII]], fu designato alla successione da suo padre Federico, e assunse i titoli di [[Duca di Svevia]] ([[1235]]-[[1254]]), ''[[Re dei Romani|rex Romanorum]]'' ([[1237]]-[[1254]]), [[re]] di [[Sicilia]] ([[1250]]-[[1254]]) e [[re di Gerusalemme]] ([[1228]]-[[1254]])
}}
 
[[File:Hohenstaufen emporer arms.svg|thumb|left|250px|Stemma imperiale di Corrado, in quanto membro degli [[Hohenstaufen]].]]
[[File:Seal of Conrad IV of Germany.jpgjpeg|left|thumb|200px250px|''Sigillo dell'imperatore Corrado IV'']]
== Biografia ==
Corrado fu l'unico figlio maschio nato dal matrimonio di Federico II con [[Jolanda di Brienne]], [[re di Gerusalemme|regina di Gerusalemme]]. La madre, diciassettenne, morì neldieci metterlogiorni al mondo nelaverlo 1228partorito, ad [[Andria]]. Corrado quindi ereditò neonato il titolo di [[re di Gerusalemme]] dalla madre e il padre Federico utilizzò la circostanza per assumere questo titolo nel [[1229]], in occasione della [[quinta crociata]]. Corrado visse in [[Italia]] fino al [[1235]], anno nel quale per la prima volta si recò in [[Germania]]. Dopocol padre: dopo la rivolta e la deposizione del suo fratellastro maggiore [[Enrico VII di Germania|Enrico]], FedericoCorrado IIfu volledesignato designareda CorradoFederico a proprio successore., Mama inle questoscelte dell'imperatore non ebbeebbero successo, in quanto nella [[dieta (storia)|dieta]] di [[Magonza]] inizialmente gli elettori non lo nominarono re, nonostante l'accordo raggiunto con i Guelfi e i Wittelsbach, sigillato dal fidanzamento di Corrado con una figlia del duca Ottone II di Baviera.
[[File:Hohenstaufen emporer arms.svg|thumb|left|Stemma imperiale di Corrado, in quanto membro degli [[Hohenstaufen]].]]
 
=== L'elezione a ''rex Romanorum'' ===
Corrado fu l'unico figlio maschio nato dal matrimonio di Federico II con [[Jolanda di Brienne]], [[re di Gerusalemme|regina di Gerusalemme]]. La madre morì nel metterlo al mondo nel 1228, ad [[Andria]]. Corrado quindi ereditò neonato il titolo di [[re di Gerusalemme]] dalla madre e Federico utilizzò la circostanza per assumere questo titolo nel [[1229]], in occasione della [[quinta crociata]]. Corrado visse in [[Italia]] fino al [[1235]], anno nel quale per la prima volta si recò in [[Germania]]. Dopo la rivolta e la deposizione del suo fratellastro maggiore Enrico VII, Federico II volle designare Corrado a proprio successore. Ma in questo non ebbe successo, in quanto nella [[dieta (storia)|dieta]] di [[Magonza]] inizialmente gli elettori non lo nominarono re.
[[File:Couronnement de Conrad IV.jpg|left|thumb|280px300px|L'incoronazione'Incoronazione di Corrado IV'', inda un manoscritto francese del [[XIV secolo]]]]
Corrado venne poi eletto re quando aveva nove anni, nel febbraio [[1237]], durante una dieta a [[Vienna]]. L'elezione, che tuttavia non venne riconosciuta dal [[papa Gregorio IX]], comprendeva non solo la nomina a re, ma anche la successione sul trono imperiale, secondo la formula ''"in Romanorum regem et in futurum imperatorem nostrum post obitum patris habendum"''. MaNel giugno dello stesso anno l'elezione di Corrado nonfu venneconfermata mainel incoronatocorso imperatore,di euna percuria questocelebrata dovettea fregiarsi[[Spira unicamente(Germania)|Spira]], ma a differenza del titolofratello "inEnrico, RomanorumCorrado regemnon electus"fu incoronato.
 
Mentre Federico, dopo l'elezione, si concentrò nuovamente sulla sua lotta contro il [[papato]] e i comuni italiani, il giovane Corrado rimase quasi sempre in Germania<ref>Si segnala solo la presenza di Corrado nell'assedio di [[Brescia]] del [[1238]], concluso con un insuccesso per gli imperiali</ref>, con il compito di rappresentare il padre: al fianco di Corrado, almeno fino al 1241, in qualità di procuratore imperiale, fu il vescovo [[Sigfrido III di Eppstein|Sigfrido III di Magonza]], coadiuvato da un consiglio di reggenza composto tra gli altri dai poeti [[Corrado di Winterstetten]], [[Goffredo di Hohenlohe]]; dal [[1242]] il nuovo procuratore imperiale fu il [[langravio]] [[Enrico Raspe]], affiancato da [[Venceslao I di Boemia|Venceslao]] [[re di Boemia]], entrambi vicini alla politica dell'imperatore negli anni che videro l'avvicinarsi in Europa dell'invasione [[Mongoli|mongola]].
=== L'elezione a rex Romanorum ===
Corrado venne poi eletto quando aveva nove anni, nel febbraio [[1237]], durante una dieta a [[Vienna]]. L'elezione, che non venne riconosciuta dal [[papa]], comprendeva non solo la nomina a re, ma anche la successione sul trono imperiale. Ma Corrado non venne mai incoronato imperatore, e per questo dovette fregiarsi unicamente del titolo "in Romanorum regem electus".
 
Poi dal [[1245]] in poi, raggiunta la maggiore età, Corrado cominciò a intervenire attivamente e personalmente oltre a ricercare presso i principi sostegno alla politica paterna; questa era minacciata dalle manovre di [[papa Innocenzo IV]] e dell'arcivescovo di Colonia che avevano portato dalla loro parte numerosi principi: nel [[Concilio di Lione]] il papa dichiarò decaduto Corrado e lo scomunicò e l'anno successivo [[Enrico Raspe]] fu eletto re di Germania.
Mentre Federico, dopo l'elezione, si concentrò nuovamente sulla sua lotta contro il [[papato]] e i comuni italiani, Corrado rimase in Germania, formalmente con il compito di rappresentare il padre. Erano al suo fianco, in qualità di procuratori imperiali, dapprima il vescovo [[Sigfrido III di Eppstein|Sigfrid III di Magonza]], poi il [[langravio]] [[Enrico Raspe]] e [[Venceslao I di Boemia|Venceslao]] [[re di Boemia]] e [[Re di Polonia|Polonia]]. A partire dal [[1240]] Corrado cominciò ad intervenire attivamente nella politica imperiale e a ricercare presso i principi sostegno alla politica paterna.
Il [[1° settembre]] [[1246]], a [[Vohburg]], Corrado sposò [[Elisabetta di Wittelsbach (1231-1273)|Elisabetta di Wittelsbach]], figlia del [[duca di Baviera]] [[Ottone II di Baviera|Ottone II]]. Con questo matrimonio i [[Wittelsbach]] divennero gli alleati più potenti degli [[Hohenstaufen]], ormai in decadenza. Corrado e Elisabetta furono i genitori dell'ultimo discendente degli Hohenstaufen, [[Corradino]], decapitato a [[Napoli]] nel [[1268]].
Dopo la morte di Enrico Raspe, avvenuta nel 1247, il papa designò [[Guglielmo d'Olanda]] come re di Germania. Corrado si scontrò militarmente col concorrente, dapprima con esiti scoraggianti. Nel [[1250]] gli riuscì però di sconfiggere Guglielmo ed i nobili renani suoi alleati.
 
Lo stesso anno moriva a dicembre il padre Federico II: nel suo testamento lo nominava erede universale e suo successore sul trono imperiale, su quello di Sicilia e su quello di Gerusalemme, concedendo a [[Manfredi di Sicilia|Manfredi]] - fratellastro di Corrado - il [[Principato di Taranto]] e con esso il baiulato del Regno di Sicilia. Papa Innocenzo IV non volle riconoscere il testamento, in particolare per la successione al Regno di Sicilia che considerava una prerogativa pontificia. E nel [[1251]] Guglielmo d'Olanda ritrovava il successo militare.
Il [[1 settembre]] [[1246]], a [[Vohburg]], Corrado sposò [[Elisabetta di Wittelsbach (1231-1273)|Elisabetta di Wittelsbach]], figlia del [[duca di Baviera]] [[Ottone II di Baviera|Ottone II]]. Con questo matrimonio i [[Wittelsbach]] divennero gli alleati più potenti degli [[Hohenstaufen]], ormai in decadenza. Corrado e Elisabetta furono i genitori dell'ultimo discendente degli Hohenstaufen, [[Corradino]], decapitato a [[Napoli]] nel [[1268]].
 
Nel [[1245]] il [[papa Innocenzo IV]] dichiarò decaduto Corrado, e lo scomunicò. L'anno successivo fu eletto re di Germania [[Enrico Raspe]] e, dopo la sua morte avvenuta nel 1247, [[Guglielmo d'Olanda]]. Corrado si scontrò militarmente con ambedue i concorrenti, dapprima con esiti scoraggianti per gli Hohenstaufen. Nel [[1250]] gli riuscì però di sconfiggere Guglielmo ed i nobili renani suoi alleati. Lo stesso anno moriva Federico II. Nel suo testamento lo nominava erede universale, e suo successore sul trono imperiale, su quello di Sicilia e su quello di Gerusalemme. Papa Innocenzo IV non volle riconoscere il testamento. E nel 1251 Guglielmo d'Olanda ritrovava il successo militare.
 
=== L'intervento in Italia ===
[[File:Conrad IV of Germany.jpg|left|thumb|200px|Corrado IV]]
{{Hohenstaufen (Sicilia)}}
Preso atto della situazione disperata in Germania, Corrado decise di venire in Italia con la vana speranza di prendere possesso del [[Regno di Sicilia]], che il fratellastro [[Manfredi di Sicilia|Manfredi]] teneva come reggente, ma edche aspirava a far proprio.
Nell'ottobre [[1251]] si mosse verso l'Italia, attraversò il [[Brennero]], sostò a [[Verona]] e a [[Goito]], dove incontrò i vicari imperiali; si imbarcò a [[Latisana]] sulle navi inviate dal fratellastro e nel gennaio [[1252]] sbarcò a [[Manfredonia|Siponto]], proseguendo poi insieme a Manfredi nella pacificazione del Regno.
Nell'ottobre [[1251]] si mosse verso l'Italia e nell'agosto [[1252]] sbarcò a [[Manfredonia|Siponto]], proseguendo insieme al fratello nella pacificazione del regno. Nell'ottobre [[1253]] anche [[Napoli]] infine, cadde nelle sue mani. Ma egli nel frattempo era divenuto sospettoso ed ostile verso Manfredi, il quale dovette rinunciare a tutti i feudi minori ed accettare anche la diminuzione della sua autorità nel [[Principato di Taranto]]. Re Corrado, secondo il cantore Buccio da Ranallo, avrebbe notificato e ratificato, con Papa Innocenzo IV, la fondazione della città Aquila, ma ciò stride con la coeva scomunica ([[aprile]] del [[1254]]).
 
Nella dieta di Foggia Corrado stabilì nuove condizioni per procurarsi la benevolenza della popolazione e di una più ampia schiera di baroni: l'abolizione della [[Colletta (diritto)|colletta generale]]; lo spostamento dell'università dalla ribelle [[Napoli]] a [[Salerno]]; l'annullamento di concessioni demaniali a favore dei [[Lanza (famiglia)|Lancia]] (parenti di Manfredi) e persino la mancata ratifica del riconoscimento a Manfredi di feudi e della completa autorità nel [[Principato di Taranto]] che pure aveva ottenuto dal testamento paterno. Nel frattempo, anche per garantire la continuità nella politica di Federico II, si circondò di consiglieri che avevano già servito l'imperatore, quali [[Pietro Ruffo]], luogotenente in Calabria e in Sicilia, [[Bertoldo di Hohenburg]], [[Federico d'Antiochia]], il cancelliere [[Gualtieri d'Ocra]], il vicario [[Oberto Pelavicino]].
Il [[21 maggio]] 1254 in un accampamento presso [[Lavello]] Corrado morì di [[malaria]]: corse voce che Manfredi avesse fatto avvelenare il fratello, ma al riguardo non si hanno prove. Il giovane imperatore lasciava il figlio [[Corradino di Svevia|Corradino]], ancora bambino e rimasto in [[Germania]], sotto la tutela del papa, mentre fu nominato governatore del regno il marchese [[Bertoldo di Hohenburg]]. Il cuore e le viscere di Corrado vennero seppellite a [[Melfi]]. Il suo corpo venne traslato nella cattedrale di [[Messina]]. Prima ancora che fosse celebrato il suo funerale, un fulmine colpì la chiesa, bruciando il corpo del re.
 
Nella primavera del 1252 fallì un ultimo tentativo di riavvicinamento al papa, il quale era sempre più convinto di poter disporre dell'investitura del Regno, e così Corrado ritornò all'attacco: nel [[1253]] riportò sotto il suo controllo le riottose contee di [[contea di Caserta|Caserta]] e [[contea di Acerra|Acerra]], conquistò [[Capua]] e nell'ottobre infine anche [[Napoli]].
Suo figlio Corradino, che egli non aveva mai visto, era ancora incapace, per cui Manfredi proseguì senza contrarietà la reggenza. Nel [[1259]] la vedova di Corrado, Elisabetta, sposò [[Mainardo II di Tirolo-Gorizia]]. Corrado, oltre a Corradino, aveva anche un figlio illegittimo, anch'egli di nome Corradino, che nacque, presumibilmente, lo stesso anno del fratellastro, e che, come questi, venne condannato a morte nel [[1269]] a [[Lucera]], assieme alla madre, rimasta sconosciuta.
 
Le cose però precipitarono nei primi mesi del [[1254]]: il papa inviava legati col compito di investire Edmondo, figlio del re d'Inghilterra, del Regno di Sicilia; inoltre scomunicava ([[9 aprile]] [[1254]]) in maniera definitiva e solenne Corrado, il quale nel frattempo diveniva sospettoso e ostile nei confronti di Manfredi, restio ad accettare la diminuzione della sua autorità sui feudi assegnatigli dal padre. Corrado, contemporaneamente rafforzava il suo controllo nei confini settentrionale del Regno, procedendo alla fondazione della nuova città denominata ''[[L'Aquila|Aquila]]''<ref>Secondo il cronista e poeta [[Buccio da Ranallo]], Corrado avrebbe realizzato la nuova fondazione d'accordo con papa Innocenzo IV, ma ciò stride con la contemporanea scomunica.</ref>. Infine riuniva tutte le truppe - sue, del fratello Manfredi e dei baroni - in un accampamento presso [[Lavello]] per sferrare l'attacco decisivo.
==Lettere inedite==
 
Ma il [[21 maggio]] Corrado moriva di [[malaria]], malattia contratta già da un paio di mesi: corse voce che Manfredi avesse fatto avvelenare il fratello, ma al riguardo non ci sono prove.
Il cuore e le viscere di Corrado vennero seppellite a [[Melfi]]. Il suo corpo venne portato nella cattedrale di [[Messina]], dove si svolsero i funerali, in attesa della sepoltura definitiva a Palermo: ma il sepolcro andò distrutto nel [[1259]] quando un incendio devastò il duomo di Messina.
 
Dopo la sua morte, [[Alfonso X di Castiglia]] reclamò il ducato di Svevia per diritto materno, in quanto figlio di [[Beatrice di Svevia|Elisabetta Hohenstaufen]], a sua volta figlia del duca di Svevia e re di Germania, [[Filippo di Svevia]]; la pretesa non ebbe seguito, benché Alfonso avesse ottenuto l'appoggio di [[papa Alessandro IV]], che il [[3 febbraio]] [[1255]], aveva scritto una lettera alla nobiltà sveva.
 
Il giovane imperatore lasciava il figlio [[Corradino di Svevia|Corradino]], ancora bambino e rimasto in [[Germania]], sotto la tutela del papa, mentre fu nominato governatore del Regno di Sicilia il marchese [[Bertoldo di Hohenburg]]; in realtà Manfredi proseguì senza contrarietà la reggenza.
 
==L'eredità culturale==
Non sappiamo se Corrado avesse le brillanti doti che il padre Federico, lo ''stupor mundi'', manifestò in vita. Comunque anche la corte di Corrado in Germania sembra influenzata dalla ricchezza spirituale e culturale di quella siciliana: Corrado amava la poesia e fu protettore dei poeti. ''Minnesänger'' famosi come [[Konrad von Winterstetten]] e [[Gottfried von Hohenlohe]] facevano parte del suo entourage; [[Rudolf von Ems]] scrisse per lui una ''Cronica universale''.
 
Allo stesso Corrado vengono poi attribuite due poesie d'amore contenute nel famoso [[codice Manesse]] della [[Biblioteca di Heidelberg]].
 
===Lettere inedite===
{{Vedi anche|Codice fridericiano di Innsbruck}}
 
Nel 2005, nella biblioteca universitaria di [[Innsbruck]], in un [[codice]] [[manoscritto]] vecchio di 700 anni, è stata casualmente scoperta una raccolta di circa 200 fra lettere e mandati scritti da Federico II, Corrado IV e altre personalità di spicco del [[XIII secolo]], fra cui Papi, il [[re di Gerusalemme]], il [[sultano]] d'Egitto. L'importanza della scoperta sta nel fatto che 130 documenti erano fino a quel momento inediti e gettano nuova luce sulla biografia e sulla personalità di Corrado: le lettere testimoniano infatti della sua intensa attività diplomatica nei confronti del Papa e di altre personalità influenti della politica europea del periodo così come del fatto che, sulla scia del padre Federico II, anche Corrado si occupava dei piccoli problemi della vita quotidiana dei suoi sudditi, come la costruzione di mulini, condutture dell'acqua, manutenzione di ponti ecc.<ref>[http://www.uibk.ac.at/ipoint/news/uni_und_forschung/271893.html Sito dell'università di Innsbruck dove si parla della scoperta]</ref><ref>[http://www.uni-hildesheim.de/6672.pdf Testo della conferenza] tenuta all'[[Uniersità di Hildesheim]] dal professor [[Josef Riedmann]], uno dei due scopritori del codice</ref>.
 
==Discendenza==
Corrado e Elisabetta ebbero un solo figlio:
* [[Corradino]], l'ultimo discendente degli Hohenstaufen, decapitato a [[Napoli]] nel [[1268]].
 
Nel [[1259]] la vedova di Corrado, Elisabetta, sposò [[Mainardo II di Tirolo-Gorizia]].
 
Oltre a Corradino, Corrado aveva anche avuto, da una donna italiana, un figlio illegittimo, anch'egli di nome Corradino che, come questi, venne condannato a morte da Carlo I d'Angiò nel [[1269]] a [[Lucera]], assieme alla madre, rimasta sconosciuta.
 
==Note==
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* F. W. Schirrmacher, ''Die letzten Hohenstaufen'', Göttingen 1871
* A. Finocchiaro-Sartorio, ''Le leggi di Corrado IV'', in: ''Studi storici e giuridici dedicati a Federico Ciccaglione'', 1909, pp. 235-261''
* [[Raffaello Morghen (storico)|Raffaello Morghen]], ''Il tramonto della potenza sveva in Italia. 1250-1266'', Tumminelli, Roma - Milano 1936
* E.Eric Maschke, ''Das Geschlecht der Staufer'', Bruckmann, Munchen 1943
* H. Hartmann, ''Die Urkunden Konrads IV.'', 1944, S. 38-163
* P. Zinsmaier, ''Studien zu den Urkunden Heinrichs [VII.] und Konrads IV.'', in: ''Zeitschrift für die Geschichte des Oberrheins'' 100 (1952), pp. 445-565
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* J. Lehmann, ''Die Staufer. Glanz und Elend eines deutschen Kaisergeschlechts'', 1978
* E. Thurnher, ''Konradin als Dichter'', in: DA 34, 1978
* ''Bibliographie zur Geschichte Kaiser Friedrichs II. und der letzten Staufer'', zusammengestellt von Carl A. Willemsen. Monumenta Germaniae historica. Hilfsmittel ; 8, München 1986. ISBN 3886120193
 
== Altri progetti ==
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| periodo1=[[1250]]-[[1254]]<br /><small>Incoronazione regia nel [[1237]]</small>
| carica2=[[File:Armoiries de Jérusalem.svg|60px]]<br />[[Re di Gerusalemme]]
| periodo2=[[12341229]]-[[1254]]
| successivo2=[[Corrado V del Sacro Romano Impero|Corrado V]]
| carica3=[[File:Armoiries Manfred de Sicile.svg|60px]]<br />[[Elenco dei monarchi di Napoli e Sicilia|re di Sicilia]]