Bernardo Navagero: differenze tra le versioni

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[[umanesimo|Umanista]] e [[teologia|teologo]], apparteneva ad una nobile famiglia del [[patrizio|patriziato]] [[venezia]]no, figlio di Gianluigi Navagero e di Lucrezia Agostini.
 
Si formò presso lo ''[[Università di Padova|Studio Padovano]]'', di cui in seguito fu anche [[riformatore]]Riformatore.
 
Sposò Istriana Lando, nipote del [[doge]] [[Pietro Lando]], da cui ebbe due figli, ma che morì dopo pochi anni di matrimonio.
Svolse numerosi incarichi politici e diplomatici al servizio della ''[[repubblica di Venezia|Serenissima]]'': in particolare, fu ambasciatore ordinario presso l'imperatore [[Carlo V]], presso il sultano [[Solimano il Magnifico]], e presso [[papa Paolo IV]] e ambasciatore straordinario presso l'[[imperatore Ferdinando I]] e presso re [[Francesco II di Francia]].
Fu anche membro del [[Consiglio dei Dieci]].
 
Ambasciatore veneziano presso la [[Santa Sede]] dal [[1555]] al [[1558]], sotto il papato di [[Paolo IV]], il successore [[Pio IV]] lo innalzò al cardinalato nel [[concistoro]] del [[26 febbraio]] [[1561]]: ottenne il [[titolo cardinalizio|titolo]] di ''[[San Nicola fra le Immagini (titolo cardinalizio)|San Nicola tra le Immagini]]'' e poi quello di ''[[San Pancrazio fuori le mura (titolo cardinalizio)|San Pancrazio]]'' e di ''[[Santa Susanna (titolo cardinalizio)|Santa Susanna]]''.
 
Nel [[1562]] fu nominato [[vescovo di Verona}}.
Nel [[1563]] presiedette il [[Concilio di Trento]] in qualità di [[legato]] ''[[a latere]]'', con il cardinale [[Giovanni Morone]]:. nel [[1565]] si spense a [[Verona]], città di cui amministrava la [[diocesi]] dal [[1562]].
Morì a [[Verona]] nel [[1565]].
 
==Collegamenti esterni==