Rimpatriati italiani dall'Albania: differenze tra le versioni

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Per '''rimpatriati dall'Albania''' si intende un gruppo di cittadini italiani che alla fine della [[seconda guerra mondiale]] si trovavano in territorio Albanese, formalmente [[Regno d'Albania]], in [[unione personale]] nella persona di [[Vittorio Emanuele III]]. A questi cittadini italiani, per accordi internazionali, fu preclusa nel [[1945]] la possibilità di rientrare in Italia. La soluzione dell'intricata questione internazionale avvenne solo dopo oltre 40 anni.
 
==Coloni italiani in Albania==
 
Il regime [[fascismo|fascista]], dopo l'occupazione militare dell' Albania nel 1939, permise ai cittadini italiani di insediarvisi con l'obiettivo di trasformare l'Albania in territorio italiano a tutti gli effetti. Infatti nel corso di tutta l'occupazione giunsero circa 11.000 coloni italiani (per lo più provenienti dal [[Veneto]] e dall'Italia meridionale) che si concentrarono principalmente nelle zone di [[Durazzo]], [[Valona]], [[Scutari]], Porto Palermo, [[Elbasani]] e [[Santi Quaranta]]. A questi coloni si aggiunsero i 22.000 lavoratori italiani mandati temporaneamente in Albania nell'aprile 1940 per costruire strade, ferrovie e infrastrutture. <ref>[http://books.google.ca/books?id=P3knunC7z_oC&pg=PA4&lpg=PA4&dq=%22Azienda+Generale+Italiana+Petroli%22+1940&source=web&ots=kukgLFVvbM&sig=jDFI-mkayI6s53_GDGJ9viNOBRw&hl=en&sa=X&oi=book_result&resnum=1&ct=result#v=onepage&q=%22Azienda%20Generale%20Italiana%20Petroli%22%201940&f=false 10 Aprile 1940: Coloni italiani in Albania (in inglese)]</ref>
 
==Situazione nel settembre 1943==