Valle Guidino: differenze tra le versioni

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==La Villa "Il Guidino"==
La villa è posta in magnifica posizione panoramica in cima al colle del Guidino, il quale domina la valle del [[Lambro]] fino alla pianura padana e - come molte ville brianzole in simile posizione - essa è il risultato, in questo caso ottocentesco, di numerose modifiche e ricostruzioni di un nucleo fortificato medioevale.
Il Guidino era antico possesso dell'ex [[Monastero dei Santi Pietro e Paolo (Besana Brianza)|Monastero Benedettino di Brugora]] che probabilmente è stato concesso dalla famiglia Casati, fondatrice del monastero stesso nel 1102.
Un'investitura del 1502 riconferma il possesso del Guidino alla Badessa dei secoli successivi<ref>Cartelle di Agliate presso l'Archivio Storico di Milano.</ref> e ne nominano i possedimenti che oltre al Guidino si estendevano alla comunità di Valle<ref>Con decreto 14.12.1862 la comunità di Valle mutò il suo nome in Valle Guidino e nel 1869 venne aggregato a Besana.</ref>.
Tuttavia in essi non risulta sia citata in cima al colle la presenza né della torre, smantellava evidentemente molto prima di quella che le stava di fronte a Monte ora [[Montesiro]] (l'attuale villa De Marchi Gherini) essa pure della famiglia Casati e che ebbe un destino castellano più illustre, né di altra costruzione di tipo conventuale o padronale, bensì solo di case rustiche.
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Sotto di essa, ai piedi della corte bastionata che circonda la villa, si estende la parte boschiva del bel parco che avvolge la parte meridionale e occidentale del colle, celando la [[Kaffehaus]], cascine e uno straordinario masso erratico.
L'ingresso alla villa avviene da nord attraverso un edificio di servizi parallelo ma più basso di quello padronale e gli corrisponde un viale alberato esterno che si sviluppa lungo un asse di simmetria nord-sud che attraversa visivamente il corpo rustico, la grande corte-giardino e infine la villa. Nel corpo dei servizi è sistemata una piccola cappella, essa pure di aspetto neoclassico<ref>Nella cappella emergono tra le decorazioni neoclassiche alcune fascette ed una lunetta di epoca anteriore, forse riporti dal distrutto Convento di San Vincenzino di Milano (vedi nota 4).</ref>, la cui facciata rivolta verso l'esterno fa da coronamento scenografico al lungo e sinuoso viale alberato di accesso alla proprietà.
 
 
==Note==