Lampada a carburo: differenze tra le versioni

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La lampada ad acetilene per [[speleologia]] è concettualmente analoga a quella normale, ma viene separata in due componenti: l'[[ugello]] di uscita dell'acetilene viene separato dal corpo della lampada, ed installato sul [[caschetto]]; un tubo (generalmente di gomma) lo unisce poi alla lampada. L'ugello è normalmente dotato di alcuni accessori, quali un riflettore metallico ed un impianto di accensione [[piezoelettricità|piezoelettrico]], che rendono l'accensione della lampada autonoma da fonti esterne di fuoco.<ref name=marbach>{{fr}} Georges Marbach - Jean-Louis Rocourt, ''Techniques de la spéléologie alpine'', 3me édition rev., 2000, ISBN 2-9514640-0-2</ref>
 
Un diverso tipo di lampada, ormai in disuso, aveva invece semplicemente dietro al beccuccio un riflettore metallico che permetteva di avere una luce direzionale più intensa. La lampada poteva essere agganciata al cinturone o tenuta in mano. Ad oggi anche nel mondo speleologico questo tipo d'illuminazione sta progressivamente scomparendo lasciando il posto ai moderni e puliti led.
 
== Note ==