Coloni italiani in Albania: differenze tra le versioni

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I primi italiani che colonizzarono l'Albania erano famiglie di pescatori dalla [[Puglia]], che si trasferirono nell'isola di [[Saseno]] di fronte a [[Valona]] nel 1918. L'isola fu ufficialmente italiana fino al 1947.
 
Nel 1926 il governo italiano, d'accordo con quello albanese, invio 300 coloni italiani a Kamez, vicino [[Tirana]], allo scopo di promuovere lo sviluppo agricolo dell'area <ref>[http://google.com/search?q=cache:x9tD5qB0w4QJ:https://mail.sssup.it/~thoma/papers/caselli_thoma_2003.pdf+coloni+italiani+in+albania&hl=it&ct=clnk&cd=68&gl=it EgemoniaitalianaEgemonia italiana n Albania]</ref>
 
La maggioranza di loro erano contadini arberesci del meridione italiano: essi ebbero un notevole successo iniziale (crearono anche l' ''Ente industria agraria albanese'' ed una rinomata scuola agricola), ma il regime di Zog li espulse in massa nel 1931 per timore di una eccessiva influenza italiana nella societá albanese.
 
Dopo l'occupazione dell'Albania nella primavera del 1939, Mussolini invio circa 11.000 coloni italiani in Albania (ed inizio a creare l'irredentismo italiano in Albania, rifacendosi principalmente all'[[Albania veneta]]). La maggioranzadi loro venivano dal [[Veneto]] e dalla [[Sicilia]]. Si radicarono specialmente a [[Durazzo]], [[Valona]], [[Scutari]], Porto Palermo, [[Elbasani]] and [[Santi Quaranta]]: essi erano il primo gruppo di coloni italiani che sarebbero stati inviati dal Fascismo in Albania allo scopo di italianizzarla nella cosiddetta [[Grande Italia]].<ref>Lamb, Richard. ''Mussolini as Diplomat'' p. 142</ref>
 
==Voci correlate==