Lingua egizia: differenze tra le versioni

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Le prime testimonianze scritte della [[Lingua (idioma)|lingua]] dell'[[Antico Egitto]] risalgono all'incirca al [[3200 a.C.]] e la lingua sopravvisse fino al [[V secolo]] nella forma dell'[[Demotico|egizio demotico]] e fino al medioevo nella forma della [[lingua copta]]; la sua lunga durata, oltre quattro millenni, la rende una delle lingue storiche più antiche conosciute agli uomini moderni.
 
La lingua ufficiale dell'[[Egitto]] è attualmente l'[[lingua araba|arabo]], che progressivamente, nei secoli successivi alla conquista arabo-musulmana, sostituì l'Egizio e la [[lingua copta]] come lingua quotidiana . Il copto viene ancora usato come lingua [[liturgia|liturgica]] nella [[chiesa cristiana copta]].
 
== Sviluppo della lingua==
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*[[Egiziano medio]] (2000 a.C. - 1300 a.C.)
*[[Egiziano tardo]] (1300 a.C. - 700 a.C.)
*[[Demotico|Egiziano demotico]] (VII secolo a.C. - V secolo DCd.C.)
*[[lingua copta|Copto]] (IV - XIV secolo DCd.C.)
 
La scrittura ideografica egiziana risalirebbe al [[3000 a.C.]] e i testi in essa redatti sono generalmente raggruppati nella denominazione di "egiziano arcaico".
 
L'egiziano antico fu parlato per oltre 500 anni, dal [[2600 a.C.]] in poi. L'egiziano medio fu parlato a partire circa dal [[2000 a.C.]] per altri 700 anni, fino all'apparire dell'egiziano tardo; sopravvisse ancora fino ai primi secoli dell'era cristiana come lingua scritta, in modo simile al [[Lingua latina|latino]] durante il medioevoMedioevo. Il [[demotico]] apparve intorno al [[650 a.C.]] e sopravvisse come lingua scritta fino al [[V secolo]] DCd.C.. Il copto, il cui [[dialetto bohairico]] è tuttora utilizzato dalle chiese cristiane egiziane, apparve nel [[IV secolo]] DCd.C. e sopravisse come lingua scritta di uso corrente fino al [[XIV secolo]] DCd.C. e probabilmente fu utilizzato ancora come lingua parlata nelle campagne ancora per qualche secolo. L'arabo rimpiazzò gradualmente il copto parlato e venne utilizzato come lingua dell'amministrazione politica mussulmana da subito dopo le invasioni arabe del [[VII secolo]].
 
L'Egiziano antico, medio e tardo utilizzavano la scrittura [[geroglifico|geroglifica]] e quella [[Ieratico|ieratica]]. Dalla scrittura ieratica deriva anche quella utilizzata per Il demotico, la cui apparenza è vagamente simile alla moderna [[scrittura araba]], sebbene non ci sia alcuna parentela. Il copto fu scritto utilizzando l'[[alfabeto copto]], una forma modificata dell'[[alfabeto greco]], con alcuni di simboli presi in prestito dal demotico per i suoni che non comparivano nella [[Lingua greca antica|greco antico]].
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È formato da parole con radici prevalentemente triconsonantiche (come /nfr/ ("bello"). Sono tuttavia presenti anche termini con radici biconsonantiche, come per esempio il suono /r'/ ("sole"; l'apostrofo indica una [[fricativa faringale sonora]]), e alcuni con un numero di consonanti ancora maggiore, ad esempio cinque come /sxdxd/ ("essere sotto-sopra").
 
Le vocali e le altri consonanti venivano poi aggiunte alla radice per dare origine alle parole della lingua, in modo simile a quanto tuttora avviene nell'arabo o nelll'ebraico. Nella maggior parte dei casi ignoriamo quali fossero le vocali aggiunte, in quanto l'egiziano, in modo analogo alle lingue afro-asiatiche moderne non scriveva le vocali: di conseguenza, il termine "ankh" potrebbe significare "vita", "vivere" o "vivendo". Nella moderna [[trascrizione|trascrizione]], "a", "i" e "u" rappresentano delle consonanti egiziane: per esempio il nome di [[Tutankhamen]] era scritto in egiziano come "twt 'nkh ymn" (l'apostrofo rappresenta sempre una fricativa faringale sonora). Gli esperti hanno attribuito a questi segni dei suoni generici, per imitarne idealmente la possibile pronuncia originale. Si tratta tuttavia di una convenzione e non della pronuncia effettivamente utilizzata, come molti credono.
 
[[Fonologia|Fonologicamente]], l'egiziano differenziava consonanti bilabiali, labiodentali, alveolari, palatali, velari, uvulari, faringali e glottali, in una distribuzione simile a quella dell'[[lingua araba|arabo]].
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[[Morfologia|morfologicamente]], come in altre lingue semitiche, viene usato il costrutto detto ''"status constructus''" che combina due o più vocaboli: in questa trasformazione il primo vocabolo subisce spesso variazioni (ad esempio una -h finale diventa -t nei nomi femminili e in ''mlkt shba'' ("la regina di Saba"), ''mlkt'' è la trasformazione dal termine ''mlkh''.
 
Inizialmente non erano conosciuti gli articoli, né quelli per "il", quelli per "un"; le forme più tarde utilizzarono invece a questo scopo le parole /p3/, /t3/ e /n3/ (dove il segno "3" sta per il suono emesso con il [[colpo di glottide]]).
 
Erano utilizzati due soli [[Genere (grammatica)|generi grammaticali]], il maschile e il femminile, in modo analogo a quanto oggi accade nelle [[lingue romanze]] e nell'[[lingua irlandese|irlandese]]; erano inoltre utilizzati tre [[Numero (grammatica)|numeri grammaticali]] e come molte altre lingue afro-asiatiche, si differenziavano forme singolari, plurali e [[Duale|duali]]. Infine in una frase come "l'uomo è rosso", la parola "rosso" (''dSrt'' in Egiziano) si comporta come un [[verbo predicativo]].