Dōjō kun: differenze tra le versioni

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* '''Il karate è via per migliorare il carattere''' (''Ricerca la perfezione del tuo carattere'').<br/>
Questa prima regola sottolinea l'importanza dell'equilibrio nell'uomo.
L'[[arti marziali|esercizio marziale]] non coinvolge esclusivamente il corpo: il praticante deve osservare
con spirito critico in tutte le situazioni quotidiane che ostacolano
il perfezionamento di se stesso e deve affrontare le asperità interiori con lo stesso
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di se stessi, ingiustizia, autocommiserazione e sentimenti incontrollati
ostacolano il progresso sulla Via. Imparare a gestire la propria interiorità, al contrario,
aiuta a raggiungere lequilibriol'equilibrio e a vivere un'esperienza enormemente appagante,
se per altro l'allenamento fisico, con l'avanzare degli anni, conosce necessariamente
delle limitazioni, lo spirito, invece, deve e può essere perfezionato
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la disciplina è la base di ogni progresso. Se tale regola non
viene rispettata dagli allievi, qualsiasi sforzo di miglioramento è vano.
<br/>Si frequenta un [[dojo]] perché si ha uno scopo, ma bisogna assumere la giusta condotta,
l'ambizione di nuovi obiettivi, in sè e per sè, non è una forza positiva, lo diventa solo
se associata ad un comportamento maturo, al senso della misura e alla conoscenza.
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in grossolanità, il coraggio in rifiuto, l'umiltà in sottomissione,
il rispetto in servilismo e la cautela in timore: l'etichetta provvede
a mantenere la pace e l'armonia tra le persone.<br/>NellNelle arti marziali l'etichetta trova
espressione nei principi enunciati da [[Gichin Funakoshi|Funakoshi]]:
''Senza cortesia viene meno il valore del karate'' e ''il karate inizia col saluto e finisce col [[Rei (saluto)|saluto]]''. <br/>
Egli definì cortesia e rispetto le basi di ogni educazione ed il slauto il loro simbolo più
importante. A livello avanzato tutti conoscono l'importanza del saluto; i praticanti