Fotogrammetria: differenze tra le versioni

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Nel [[1837]] si ebbero i primi sviluppi nel campo della fotografia: [[Louis Daguerre]] realizzò la prima immagine fotografica con quello che può essere considerato il progenitore della fotografia: il [[dagherrotipo]].
 
Nel [[1849]] si ha il primo esempio di ''fotogrammetria'', cioè di analisi di immagini fotografiche per la realizzazione di mappe topografiche. [[Aimé Laussedat]], che usò un processo definito "''iconometria''", viene considerato il fondatore della fotogrammetria. Nove anni dopo, nel [[1858]], sperimentò perfino la ''fotogrammetria aerea'', tecnica che consiste nel fotografare l'area interessata dall'alto. La sua tecnica venne ufficialmente accettata dall'[[Accademia delle Scienze]] di [[Madrid]] nel [[1862]], primo riconoscimento di una tecnica fondamentale ai giorni nostri. In Italia il primo a studiarla fu Porro nel 1855; più tardi l'ing. Paganini dell'I.G.M. usò un sistema di fotografia presa da terra per il Monte Rosa e le Alpi Apuane.
 
In seguito si perfezionò la tecnica della fotogrammetria aerea, realizzata soprattutto dall'alto di [[Mongolfiera|mongolfiere]], molto utile per scopi [[Esercito|militari]]. Un esempio di questo utilizzo può essere la [[Battaglia di Solferino]], in cui [[Napoleone III]] ordinò che fosse compiuta una ricognizione con questa tecnica.