Macchi C.205V: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
→‎Regia Aeronautica: Corretta la parte relativa all'Aeronautica Cobelligerante
Riga 107:
In ogni occasione, il "Veltro" dimostrò di essere un temibile avversario. Il ''Macchi 205'' surclassava il P-40 e risultava assai più agile e maneggevole e altrettanto potente degli Spitfire V. Fino ai 6.000 metri di quota, teneva facilmente testa ai nuovi caccia introdotti dall'[[USAAF]], come il [[Republic P-47 Thunderbolt|P-47 ''Thunderbolt'']] ed il [[Lockheed P-38 Lightning|P-38 ''Lightning'']]. È noto che anche i piloti americani del [[P-51 Mustang]], celebrato dagli storici anglosassoni come "miglior caccia offensivo della seconda guerra mondiale", temessero molto il "Veltro", che si rivelò, grazie ai cannoncini Mauser da 20 mm, un implacabile distruttore dei [[Boeing B-17 Flying Fortress|Boeing B-17]] ''Fortezze Volanti''.
 
Secondo lo storico Jonathan Glancey nel suo ''Spitfire The Biography'', ''«l' M.C. 205 era molto rispettato dai piloti Alleati e da quelli tedeschi, ma entrò in guerra troppo tardi per poter evitare la sconfitta»''. E inoltre il numero di ''Veltro'' a disposizione fu sempre troppo esiguo per avere un reale impatto nelle vicende belliche. "Mentre le squadriglie siciliane di ''Veltro'' svolgevano fino a sei missioni ogni giorno", scrive ancora Glancey, "la Macchi costruiva mediamente 1,5 nuovi caccia al giorno". I pochi ''Veltro'' impiegati ottennero, tuttavia, buoni successi contro i [[bombardiere|bombardieri]] Alleati [[Boeing B-17 Flying Fortress|B-17]] e i [[Consolidated B-24 Liberator|B-24]], nelle file del ''[[1º Stormo|1º]]'' del ''[[3º Stormo|3º]]'', ''[[4º Stormo|4º]]'' e del ''[[51º Stormo Caccia]]''. In giugno vennero consegnati i primi '''M.C.205V Serie III''' che al posto delle [[mitragliatrice Breda-SAFAT|mitragliatrici SAFAT]] da 7,7 [[millimetro|mm]] nelle [[ala (aeronautica)|ali]] montavano dei cannoncini Mauser da 20 mm, che si dimostrarono efficacissimi. Tuttavia da documenti e testimonianze risulta che alcuni li ebbero anche prima, pur appartenendo alla '''Serie I''' (100 esemplari). Nella primavera del [[1943]] i Macchi M.C.205 furono impegnatissimi nelle missioni di scorta agli ultimi trasporti italo-tedeschi per la Tunisia, e nella difesa aerea dei cieli italiani da una serie sempre più massiccia di [[Bombardamento|bombardamenti aerei]].
Secondo Glancey, "In azione (i ''205'') dimostrarono di essere estremamente efficaci. Il 9 luglio 1943, sei M.C. 205 basati in Sicilia intercettavano un gruppo di 20 bimotori USAAF Loockheed P-38 Lightning e P-40 Kittyhawks della RAF. Sei aerei Alleati venivano abbattuti, a fronte di un solo Italiano".
 
Riga 122:
[[File:Macchi C205 Veltro.jpg|thumb|Um Macchi M.C.205 in forza al [[4º Stormo]] al [[Lingotto (Torino)|Lingotto di Torino]].]]
 
Dopo l'[[Armistizio di Cassibile|armistizio]] dell'[[8 settembre]] ne restavano circa 50 esemplari al Sud, mentrecompresi alcuni6 ''Veltro'' furonogiunti recuperatiin evolo dal Centro-Nord, che costituirono l'ossatura dei reparti da caccia della [[Regia Aeronautica]] cobelligerante, principalmente col ''51º Stormo'', operando nei [[Balcani]] fino all'esaurimento dei pezzi di ricambio. Alcuni di essi erano addirittura dei [[Macchi M.C.202|M.C.202]] modificati e trasformati nel modello successivo con montaggio di motori ''R.A. 1050'' disponibili nei magazzini. La trasformazione pare abbia interessato circa 20 macchine, ma non è chiaro se furono montati anche i cannoni.
 
Durante il [[1944]] 18 esemplari di Serie III cobelligeranti vennero dotati di un serbatoio di carburante supplementare in sostituzione delle mitragliatrici in fusoliera, prendendo la denominazione di '''M.C.205S''' (Scorta).<ref>Nino Arena, op. cit.</ref>
 
==== Aeronautica Nazionale Repubblicana ====