Massimo Felisatti: differenze tra le versioni

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==Carriera==
Da giovanissimo stringe un'intensa amicizia con [[Fabio Pittorru]], [[Renzo Ragazzi]], [[Guido Fink]], [[Massimo Sani]] e il più anziano [[Florestano Vancini]], che nella [[Ferrara]] degli anni [[1950|'50]] contribuiscono ad animare la vita culturale della città dove nasce il ''Filò'', presso la osteria ''Croce Verde'', animato da [[Ervardo Fioravanti]]. Felisatti inizia a svolgere attività politica e lavora come giornalista per alcune testate locali di sinistra (dirige anche la rivista culturale ''Ferrara'').
 
Laureatosi in lettere moderne e appassionato di [[cinema]], nel [[1966]] raggiunge Vancini a [[Roma]] dove si dedica alle traduzioni (''Opere latine'' di [[Dante]], ''Storia dei Longobardi'' di [[Paolo Diacono]]) e alla saggistica (''Un delitto della polizia?''). A Roma ritrova anche Pittorru e con lui firma numerose sceneggiature oltre a scrivere alcuni pregevoli gialli di successo (''[[Violenza a Roma]]'', ''[[La madama]]'') da cui verranno tratti film che i due amici collaboreranno a sceneggiare. Per questo genere di attività, tra Felisatti e Pittorru si stabilisce un proficuo sodalizio professionale che apre alla coppia anche le porte del piccolo schermo con la fortunata serie televisiva ''[[Qui squadra mobile]]'', uno dei primi polizieschi italiani andato in onda dal [[1973]] al [[1975]], cui faranno seguito altri [[Film thriller|thriller]] come ''Albert e l'uomo nero'' o ''Vuoto di memoria''.