Parascheva di Iaşi: differenze tra le versioni

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==Biografia==
 
Nata da una devota famiglia benestante, in un villaggio non lontano da [[Costantinopoli]], Parascheva e suo fratello [[Eutimio]] furono cresciuti con un'eccellente istruzione religiosa in seno all'amore genitoriale. Eutimio entrò prima di lei nell'ascetismo monastico, fino a diventare anacoreta e fu quindi fatto episcopo di Mydios, verso la fine dei suoi anni, mentre Parascheva, dopo la morte dei genitori, decise di ritirarsi in un monastero del [[Ponto]], fino al [[1050]] circa, quando decise di trasferirsientrò in un monastero femminile in [[Terra Santa]]. Predicò fermamente il [[cristianesimo]] e la vita monacale ascetica femminile.
 
Intorno al [[1070]] poi, le apparve un angelo che le comandò di tornare al suo paese nativo.
 
Durante il viaggio di ritorno, si fermò a [[Costantinopoli]], per venerare l'allora celebre icona miracolosa della Madre di Dio presso il Santuario di Blacherna. Tornata quindi al suo paese, morirà qualche anno dopo.
 
Tornata al suo paese, morirà qualche anno dopo.
 
== Reliquie==
A causa dei miracoli che accaddero successivamente presso la sua tomba, le sue reliquie furono riesumate, ma trovate miracolosamente incorrotte. Furono quindi riposte nella chiesa dei Santi Apostoli di Epivat, finché nel [[1223]] lo zar bulgaro Giovanni Asen II le spostò a [[Veliko Tărnovo]], antica capitale della [[Bulgaria]], presso la cattedrale dedicata alla [[Dormizione di Maria]].