Talmud: differenze tra le versioni

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Questa posizione venne confermata e ribadita dai papi successivi fino a metà del '700: papa [[Nicola III]] riprese in ''Vineam Sorec'' la dottrina di Innocenzo IV; papa [[Giovanni XXII]] nel 1320 in ''Dudum Felicis'' con un nuovo esame condotto da esperti in materia ribadì la condanna; [[Paolo IV]] nel 1555 in ''Nimis Absurdum''; nel 1566 [[san Pio V]], con la costituzione ''Romanus pontifex'' confermò i precedenti documenti, statuti e disposizioni dei papi sull'ebraismo talmudico; nel 1581 papa [[Gregorio XIII]] con la costituzione ''Tempore Suo''; papa [[Clemente VIII]] in ''Caeca et Obturata'' (1593); nel 1704 papa [[Clemente XI]] promulgò la costituzione ''Propagandae'' in cui riprese gli insegnamenti pontifici a partire dal 1244; nel 1751 papa [[Benedetto XIV]] in ''A Quo Primum''.
 
Queste posizioni sono state ampiamente superate dopo il [[Concilio Vaticano II]]. Papa [[Benedetto XVI]] ha più volte citato il Talmud Yoma nei sui discorsi come importante testo di riferimento della spiritualità ebraica, ribadendo come la Chiesa si opponga oggi ad ogni forma di antisemitismo.<ref>VediVedasi [http://www.vatican.va/archiveholy_father/aasbenedict_xvi/speeches/2008/september/documents/AAS%2028%20%5B1936%5D%20hf_ben-%20ocrxvi_spe_20080912_parigi-juive_it.pdf Motu proprio ''In multis solaciis''html], AASDiscorso 38del (1936),Santo p.Padre 421,Benedetto alXVI qualecon seguonola idelegazione primiebraica statuti- della Pontificia Accademia delle Scienze e le nomine dei primi membriParigi, fra cui alcuni non cattolici e non12 credentisettembre.</ref>
 
{{cn|Nell'opinione pubblica, questa condanna ebbe come effetto la diffidenza: si era convinti che il Talmud contenesse «cose malvagie, contro ogni ragione e diritto», convinzione che portò a credere che gli ebrei lo utilizzassero per trarne «malefici». Gli autori antisemiti avrebbero sfruttato questo tema fino ai nostri giorni. Anche i filosofi del [[XVI secolo]], che pure reclamavano l'emancipazione degli ebrei, consideravano il Talmud una raccolta di «leggi ridicole».}}