Talmud: differenze tra le versioni

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Furono prese misure restrittive per evitarne la diffusione, come il rogo pubblico al cospetto del clero e del popolo del [[1240]], in cui il Cancelliere di Parigi e i Dottori Reggenti ne bruciarono numerose copie dopo averle lette ed esaminate integralmente.
Questa posizione venne confermata e ribadita dai papi successivi fino ad inizio del '700: papa [[Giovanni XXII]] nel [[1320]] in ''Dudum Felicis'' con un nuovo esame condotto da esperti in materia ribadì la condanna e prescrisse di bruciare le copie del Talmud; nel [[1554]], papa [[Clemente VIII]] in ''Caeca et Obturata'' ([[1593]]) condanna sia Talmud che cabala; nel [[1704]] papa [[Clemente XI]] promulgò la costituzione ''Propagandae'' in cui riprese gli insegnamenti pontifici a partire dal [[1244]].
 
{{cn|Nell'opinione pubblica, questa condanna ebbe come effetto la diffidenza: si era convinti che il Talmud contenesse «cose malvagie, contro ogni ragione e diritto», convinzione che portò a credere che gli ebrei lo utilizzassero per trarne «malefici». Gli autori antisemiti avrebbero sfruttato questo tema fino ai nostri giorni. Anche i filosofi del [[XVI secolo]], che pure reclamavano l'emancipazione degli ebrei, consideravano il Talmud una raccolta di «leggi ridicole».}}
 
Queste posizioni sono state ampiamente superate dopo il [[Concilio Vaticano II]] con la dichiarazione [[Nostra Aetate]] che rigetta completamente l'antisemitismo, confermando le posizione assunte dalla Chiesa da fine '800 <ref>[http://www.vatican.va/archive/hist_councils/ii_vatican_council/documents/vat-ii_decl_19651028_nostra-aetate_it.html], Dichiarazione Nostra Aetate.</ref>
 
In tempi recenti, sia papa [[Giovanni Paolo II]] che papa [[Benedetto XVI]] hanno più volte citato il Talmud nei loro discorsi come importante testo di riferimento della spiritualità ebraica, ribadendo come la Chiesa si opponga oggi ad ogni forma di antisemitismo..<ref>Vedasi [http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/speeches/1990/december/documents/hf_jp-ii_spe_19901206_xxv-nostra-aetate_en.html], Discorso del Santo Padre Giovanni Paolo II in occasione del 25° anniversario della dichiarazione Nostra Aetate - Roma, 6 dicembre 1990.</ref> <ref>Vedasi [http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/speeches/2008/september/documents/hf_ben-xvi_spe_20080912_parigi-juive_it.html], Discorso del Santo Padre Benedetto XVI con la delegazione ebraica - Parigi, 12 settembre 2008.</ref>
 
 
{{cn|Nell'opinione pubblica, questa condanna ebbe come effetto la diffidenza: si era convinti che il Talmud contenesse «cose malvagie, contro ogni ragione e diritto», convinzione che portò a credere che gli ebrei lo utilizzassero per trarne «malefici». Gli autori antisemiti avrebbero sfruttato questo tema fino ai nostri giorni. Anche i filosofi del [[XVI secolo]], che pure reclamavano l'emancipazione degli ebrei, consideravano il Talmud una raccolta di «leggi ridicole».}}
 
== Note ==