Scalpello: differenze tra le versioni

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[[Immagine: ColdChisels.jpg|right|thumb|250px|<center>Scalpello da ferro</center>]]
La versione per falegnameria si presenta in tre forme:
* lo "scalpello" vero e proprio, che ha la [[lama (oggetto)|lama]] diritta, con il tagliente disposto traversalmentetrasversalmente, sulla faccia all'estremita'estremità della lama, quella piu'più lontana dall'impugnatura. Serve per fare incastri,scanalature, correzioni sulla superficesuperficie del materiale e una miriadevarietà d'altri impieghi.
* il "bedano", che ha invece il tagliente (diritto) ricavato nello spessore della lama. Serve per fare scanalature strette e profonde, come le [[Mortasa|mortase]].
* la "[[sgorbia]]", che ha la lama arrotondata o bombata, vale a dire semicilindrica. Serve per fare scanalature concave o convesse, a seconda della faccia dove sia stato arrotato il "bisello".
I primi due si possono percuotere sull'estremita'estremità del manico con un [[mazzuolo]] per facilitarne la penetrazione nel materiale, ma non la sgorbia, che viene spinta solo con pressione manuale.
 
La versione per meccanica si presenta in due forme:
* lo "scalpello", che ha il tagliente disposto sulla parte più larga dell'utensile. Serve per asportare sovraspessori, recidere lamiere, recidere la testa di ribattini o di altri organi di collegamento, eccetera, a seconda della sua particolare configurazione.
* l' "ugnetto" - corrispondente al "bedano" per il legno, che ha invece il tagliente ricavato nello spessore dell'utensile. Serve per ricavare solchi stretti e profondi, nonche'nonché altre operazioni dove la sua forma lo rende particolarmente adatto.
Si utilizza guidando l'inclinazione e l'orientamento con una mano e percuotendo sul codolo con un [[Martello (tecnologia)|martello]].