Valore vero: differenze tra le versioni

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Il '''valore vero''' è il valore che caratterizza una [[grandezza fisica|grandezza]] perfettamente definita, a delle specifiche condizioni di contorno.
 
Specificare le '''condizioni di contorno''' è necessario in quanto, al loro variare (esempio le condizioni ambientali) si può alterare l'oggetto della misura, e di conseguenza il valore della grandezza in esame.
 
Va' comunque sottolineato che il ''valore vero'' di una grandezza è un '''concetto ideale''' e non può essere noto con esattezza. Già teoricamente, per gli effetti del [[Principioprincipio di indeterminazione di Heisenberg]], si preclude l'esistenza di un valore vero ''perfettamente definito''. A questo si aggiunge che, nella pratica, è impossibile il perfetto controllo di tutte le possibili condizioni di contorno eed è impossibile avere strumenti di misura infinitamente precisi.
 
CiònonostanteCiononostante ancora oggi, per la sua praticità, si usa il concetto di ''valore vero'' nella sua forma rielaborata di '''valore convenzionalmente vero'''.
 
==Valore convenzionalmente vero==
Il '''valore convenzionalmente vero''' è il valore di una grandezza che, in particolari casi, può essere considerata ''valore vero''. In generale, per un determinato scopo, si ritiene che il ''valore convenzionalmente vero'' sia abbastanza vicino al ''valore vero'', da poter considerare la differenza come trascurabile.
 
Quando, il concetto di ''valore convenzionalmente vero'' è applicato ad una grandezza che caratterizza un oggetto, e questa può essere considerata stabile, il ''valore vero'' viene definito '''valore nominale''' dell'oggetto. Un esempio può essere il valore nominale di un peso campione o di un [[blocchetto pianparallelo]].
 
==Valore vero in Metrologiametrologia==
Sebbene negli usi più comuni un ''valore vero'' può essere considerato come caratterizzato dal solo valore, dal punto di vista strettamente metrologico, ad esso è comunque sempre assegnata una certa [[incertezza di misura]].
 
Le fonti di questa incertezza sono molte; siad può citareesempio:
*impossibilità d'assicurare l'assoluta assenza d'di [[errori di misurazione|errori nella misurazione]];
*impossibilità d'di avere strumentazione reale, infinitamente precisa;
*impossibilità di un perfetto controllo delle condizioni di contorno, che modificano il misurando;
*praticamenteinstabilità tuttipropria ipresente misurandiin hannominima unparte minimoin d'instabilitàpraticamente ''propria''tutti i misurandi, legata alla natura della grandezza misurata;
*i già citati effetti quantistici su materia ed energia.
 
Ad esempio, persino il ''[[chilogrammo campione'']] del [[Sistema Internazionale di unità di misura|SI]] (che di fatto '''costituisce''' il campione materiale di [[massa (fisica)|massa]]) ha associatoassociata un'incertezza, che deriva dalle attuali capacità metodologiche e strumentali di fare confronti tra masse.
 
Pertanto, ad un ''valore convenzionalmente vero'' di una grandezza viene comunque attribuita un'incertezza di misura, valutata come somma di tutti i contributi d'incertezza che possono aver influito sull'esatta determinazione del suo valore.
 
Va' detto che, oggi in ambienti particolarmente ''rigorosi'', si spinge per l'accantonamento dello stesso concetto di ''valore vero'', sollevando peraltro le proteste in chi ancora ne vede un'utilità pratica.
 
==Voci correlate==
*[[Misura (metrologia)|Misura]]
*[[Precisione]]
*[[Accuratezza]]