Immunità umorale: differenze tra le versioni

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Gli antigeni penetrati nell'organismo vengono generalmente catturati da una cellula dendritica che li trasporta attraverso il sangue o la linfa ad un organo linfatico secondario, per esempio un follicolo costituito da linfociti B. I linfociti B formano il follicolo poiché sono indotti a migrarvi da chemochine, principalmente CXCL13, che si lega al loro recettore CXCR5. Questa chemochina è prodotta da cellule follicolari e stromali del follicolo. Il linfocita B non può restare nel follicolo a tempo indefinito e, in assenza di legame con l'antigene, ha continuamente bisogno di essere stimolato da fattori di sopravvivenza come BAFF (''B-cell Activating Factor of the TNF Family'') e da segnali inviati dal BCR (''B-Cell Receptor''). Il BCR funge da recettore per l'antigene, avvia la cascata di trasduzione del segnale, promuovendo la sopravvivenza dello stesso linfocita B e successivamente, complessato con l'antigene viene endocitato negli endosomi che scindono l'antigene in peptidi proteici che poi espongono di nuovo sulla membrana plasmatica per il riconoscimento da parte dei linfociti T. Subito dopo il legame con l'antigene due o più BCR si avvicinano tra loro. Le catene Igα e Igβ sono legate fra loro da ponti disolfuro e sono parte integrante del complesso del BCR insieme alle Ig di membrana con le quali sono associate da legami non covalenti. Nelle loro code citoplasmatiche queste due catene contengono le sequenze ITAM (Immunoreceptor Tyrosine-based Activation Motif) formate da due sequenze del tipo Tyr-X-X-Leu (X = amminoacido qualsiasi) a cui è interposta una sequenza di 6-8 amminoacidi. Le stesse sequenze si trovano nelle proteine CD3 e ς del complesso del TCR ed effettivamente Igα e Igβ svolgono funzioni molto simili. Le due catene sono inoltre associate da legami non covalenti a Fyn, Lyn e Blk, tirosin-chinasi della famiglia di Src. Le IgM e le IgD di membrana possiedono una breve coda citoplasmatica di soli tre amminoacidi (Lys-Val-Lys) e non sono in grado di trasdurre il segnale, così come nel TCR ne sono impossibilitate le catene α e β. Dopo l'aggregazione dei BCR le tirosin-chinasi Fyn, Lyn o Blk fosforilano le tirosine sulle sequenze ITAM di Igα e Igβ che fungono da siti d'attracco per i domini SH2 della chinasi Syk (anch'essa della famiglia Src). Le chinasi Fyn, Lyn e Blk fosforilano quindi alcune tirosine della stessa Syk che viene attivata e fosforila a sua volta la proteina adattatrice SLP-65 (''SH2-binding Leukocyte Phosphoprotein f 65 kD''). SLP-65 attira Grb-2, altra proteina adattatrice, a cui si associano proteine che fanno parte della famiglia delle Ras-GEF, la più nota delle quali forse è Sos, ma SLP-65 può attirare anche l'enzima fosfolipasi γ (PLCγ).
 
* Nella '''''via di Ras-MAPK''''' (o via delle "MAP chinasi") Sos scambia il GDP legato a Ras (o alla proteina Rac) in forma inattiva con GTP, attivando questa proteina G monomerica. Ras o Rac attivano la cascata delle MAP chinasi a partire da Raf, che attiva Mek che a sua volta attiva Erk. Erk migra nel nucleo ed attiva Elk, che a sua volta attiva Fos, e Jnk che invece attiva Jun. L'associazione di Fos e Jun nel nucleo forma il fattore di trascrizione AP-1.
 
* Nella '''''via di PIP<sub>2</sub>/PLC''''' la fosfolipasi Cγ2 dopo essersi associata a SLP-65 viene fosforilata da Syk e Btk e diventa attiva. Essa agisce sul PIP<sub>2</sub>, un fosfolipide di membrana, scindendolo in IP<sub>3</sub> e diacilglicerolo (DAG). IP<sub>3</sub> si lega ad uno specifico recettore nel reticolo endoplasmatico rugoso e lo induce a liberare Ca<sub>2+</sub> attraverso canali dedicati presenti sulla sua membrana, nel contempo DAG attiva la proteina chinasi Cβ (PKCβ). Il rapido aumento di concentrazione di Ca<sup>2+</sup> nel citoplasma attiva un gran numero di enzimi la cui attivazione dipende da questo ione, su tutti la calmodulina che si associa alla calcineurina per attivare nel citoplasma un'isoforma del fattore di trascrizione NFAT, che induce principalmente l'espressione di citochine. NFAT migra nel nucleo e lì esplica il suo ruolo. PKCβ fosforila la proteina CARMA1 che tramite il suo dominio CARD recluta Bcl-10 e MALT1. Il complesso così formatosi attiva la protein-chinasi Iκβ (che è parte del fattore di trascrizione NF-κβ allo stato inattivo) inducendola a fosforilare l'inibitore IκBα che si stacca dal resto del complesso, attivandolo, e viene degradato nel proteasoma. L'NF-κβ ora attivo migra nel nucleo e qui aumenta l'espressione dei geni che codificano per citochine.