Piano Dawes: differenze tra le versioni

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{{W|storia|marzo 2009}}
Il '''piano Dawes''' è un piano di natura economica, per la soluzione del problema delle riparazioni di guerra stabilite dal [[Trattato di Versailles (1919)|Trattato di Versailles]], (132 miliardi di marchi oro o [[Goldmark]] da pagarsi a rate con interesse al 6%, una cifra enorme pari a circa 31,35 miliardi di dollari oro), realizzato dagli [[Stati Uniti d'America]] nel [[1924]] per aiutare la crescita della [[Germania]], all'epoca in forte [[crisi finanziaria]] dopo il primo pagamento del 1921 e la successiva fuga dei capitali all'estero. Infatti la [[Repubblica di Weimar]] - la forma di governo adottata dalla Germania dalla fine della [[Prima guerra mondiale]] - si ritrovò nella prima metà degli Anni '20 ad affrontare un'inarrestabile [[inflazione]], il vecchio marco tedesco era scambiato nel 1914 a 4,2 contro un [[dollaro statunitense]], alla fine della guerra era quotato a 14 per dollaro, nel luglio del 1922 era crollato a 493, nel gennaio del 1923 a 17.792, segui' poi una caduta esponenziale del cambio fino al 15 novembre del 1923, quando l'ultima transazione ufficiale registro' un cambio di 4.200.000.000.000 di [[Papiermark]] per dollaro! (1) Il marco valeva letteralmente meno della carta su cui era stampato. La disastrosa [[iperinflazione]] e la [[crisi finanziaria]] ebbero un'incidenza diseguale sui singoli e determino' una drastica redistribuzione del [[reddito]] e della [[ricchezza]]. Mentre alcuni abili speculatori ammassarono fortune enormi, la maggioranza dei cittadini, soprattutto quelli delle classi medio-basse e quelli a reddito fisso (pensionati, possessori di buoni del tesoro, molti salariati) videro i propri modesti risparmi spazzati via nello spazio di mesi o settimane e subirono un grave peggioramento del tenore di vita. Tutto ciò provoco' [[disoccupazione]] e malcontento, scaturito in alcuni tentativi di rovesciamento del governo come quello attuato dal funzionario governativo ultraconservatore [[Wolfgang Kapp]] (detto, appunto, "[[putsch di Kapp]])". Inoltre, nel gennaio [[1923]] la [[Francia]] aveva militarmente occupato il bacino minerario tedesco della [[Regione della Ruhr|Ruhr]], come garanzia per le dovute riparazioni di guerra stabilite dal [[Trattato di Versailles (1919)|Trattato di Versailles]], tagliando il governo tedesco dal principale elemento della ripresa economica. I francesi si ritirarono alla fine del 1923, senza aver raggiunto l'obiettivo, che era la ripresa da parte dei tedeschi dei pagamenti in conto riparazioni.
 
Il piano Dawes fu ideato dal finanziere e uomo politico americano (futuro vicepresidente) '''[[Charles Dawes]]'''. Tale piano fu basato su due pilastri: la ripresa dei pagamenti tedeschi secondo rate crescenti, ma senza definire un ammontare complessivo, la riorganizzazione della Reichbank, Banca Nazionale Tedesca, di [[Hjalmar Schacht]] e in secondo luogo il cambio della moneta attraverso la creazione di un [[Reichsmark]] che avrebbe sostituito il [[Rentenmark]]. In tal modo i tedeschi avrebbero potuto osservare i loro debiti emettendo un prestito obbligazionario da collocare sul mercato della finanza mondiale per una somma totale di 800 milioni di marchi oro (circa 200 milioni di dollari che furono piazzati tutti su New York), garantiti dalle azioni della società ferroviaria tedesca e da un'ipoteca sugli introiti fiscali. Il piano tra l'altro avrebbe permesso di far affluire capitali statunitensi in Germania e di qui indirettamente alle altre nazioni europee colpite dalla guerra. In questo modo, come sarebbe avvenuto poi per il [[Piano Marshall]] nel secondo dopoguerra, gli americani avrebbero conseguito alcuni importanti successi:
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Il grande errore della [[Conferenza di pace di Parigi (1919)]] fu' la questione delle riparazioni imposte alla Germania e la "clausola della responsabilita' della guerra" (art. 231 del [[Trattato di Versailles (1919)|Trattato di Versailles]]) [http://history.sandiego.edu/gen/text/versaillestreaty/ver231.html]: la Francia e la Gran Bretagna pretesero che la Germania pagasse non solo i danni arrecati ai civili (le riprazioni vere e proprie), ma anche l'intero costo sopportato dai governi alleati per la prosecuzione della guerra, cioè un'indennita'. In quell'occasione [[John Maynard Keynes]], consigliere economico della delegazione britannica alla conferenza di pace, amareggiato diede le dimissioni dall'incarico per dedicarsi alla stesura del libro: [[Le conseguenze economiche della pace]].
 
== Bibliografia ==
(1) Rondo Cameron - Larry Neal, Oxford University Press Inc. (2003Quarta 4th)Edizione [[:en:Rondo- Cameron]]2003)
 
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