Rottura spontanea di supersimmetria: differenze tra le versioni

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La teoria spiega alcuni problemi insoluti che affliggono il [[modello standard]] ma purtroppo ne introduce altri. Essa è stata sviluppata negli anni '70 dal gruppo di ricercatori di Jonathan I. Segal presso il [[Massachusetts Institute of Technology|MIT]]; contemporaneamente Daniel Laufferty della “Tufts University” ed i fisici teorici sovietici [[Izrail' Moiseevič Gel'fand]] e Likhtman hanno teorizzato indipendentemente la supersimmetria <ref> Weinberg Steven, ''The Quantum Theory of Fields, Volume 3: Supersymmetry'', Cambridge University Press, Cambridge (1999). ISBN 0-521-66000-9. </ref>. Sebbene nata nel contesto delle [[Teoria delle stringhe|teorie delle stringhe]], la struttura matematica della supersimmetria è stata successivamente applicata con successo ad altre aree della fisica, dalla [[meccanica quantistica]] alla [[Fisica statistica|statistica classica]] ed è ritenuta parte fondamentale di numerose teorie fisiche.
 
Nella teoria delle stringhe la supersimmetria ha come conseguenza che i ''modi'' di vibrazione delle stringhe che danno origine a [[fermione|fermioni]] e [[bosoneBosone (fisica)|bosoni]] si presentano obbligatoriamente in coppie.
 
== Alcune superparticelle ==